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E’ evidente che il comune non ha il controllo dei dati. In queste condizioni, invece della giusta caccia agli evasori si sprecano risorse per andare alla ricerca di chi è ancora in possesso dei bollettini di pagamento. Ora, qualunque siano stati gli intoppi, si faccia chiarezza e si definiscano le responsabilità

MADDALONI- La questione del recupero o riscossione del ruolo idrico 2018/2019 continua a far discutere

“Sono stati utilizzati metodi impropri per porre rimedio ad evidenti errori o problemi di gestione del ruolo. Si ritorna alla pesca a strascico quando bisognava fare una campagna di comunicazione e individuare le falle organizzative”.

Consigliere Tenneriello cosa non la convince in questa vicenda che coinvolge miglia di cittadini-utenti?

Allora, facciamo chiarezza: la Sogert è stata autorizzata a recuperare i crediti passati non a tappare le falle nel sistema di invio, riscossione e accertamento del ruolo idrico. Questa fase resta, in prima battuta, in capo al comune. La Sogert fa riscossione non supplenza ai problemi gestionali. Se c’è qualcosa che non ha funzionato, lo si dica a chiare lettere. Non basta trincerarsi dietro le Poste Italiane . Perché se così fosse, si chiedessero i danni. Se invece non è così, si pone un problema ben più grave: questa amministrazione ha nominato più posizioni organizzative di sempre. Eppure la macchina comunale non funziona a dovere. Tanto premesso, si faccia ammenda e si intervenga.

Il sindaco ha chiesto scusa per i disagi…

E’ il minimo sindacale. Non basta perché ancora una volta, si sono ripetute scene già viste: tocca, sempre e solo, ai cittadini dimostrare di essere in regola con i pagamenti. Generalmente, è l’amministrazione che dovrebbe discriminare tra chi paga e chi evade. Invece, sta diventando un metodo: inviare migliaia di cartelle a tutti. E’ evidente che il comune non ha il controllo dei dati. In queste condizioni, invece della giusta caccia agli evasori si sprecano risorse per andare alla ricerca di chi è ancora in possesso dei bollettini di pagamento. Ora, qualunque siano stati gli intoppi, si faccia chiarezza e si definiscano le responsabilità. Inviare migliaia di avvisi significa spendere oltre 45 mila euro. Chi paga? Su questo è necessario dare risposte. Nei prossimi giorni chiederemo ai funzionari di ricostruire ed evidenziare cosa non abbia funzionato. Poi c’è il solito problema politico.

Problema politico?

Si. Ogni volta che c’è un problema si ricostruisce la “genealogia politica” e si invocano le colpe del passato. C’è un piccolo dettaglio: si sta discutendo del ruolo 2018/2019 che è tutto made by “De Filippo sindaco”. Altro che il passato. E poi, diciamola tutta: questa “maggioranza arcobaleno” è un collage degli amministratori del passato. C’è chi è stato assessore o sostenitore di tutte le amministrazioni: del sindaco Farina, poi Cerreto, poi ancora della De Lucia e infine pure di De Filippo. Qualcuno ha avuto ruoli apicali nella mitica Unione dei Comuni Calatia. Bene, se i mali arrivano dal passato, il sindaco il problema c’è l’ha in casa. Quindi ragionare del presente invocando il passato significa guardare questa amministrazione allo specchio.

Ma quindi è contrario al recupero del ruolo e alla lotta all’evasione?

Affatto. Sono contrario a questo modo fare: forte con i deboli e debole con i forti. Il problema non è il principio ma le modalità scelte per perseguirlo: Si è scaricato sui cittadini l’onere di tenere in ordine i conti, praticando l’abusata clemenza verso la gestione dei tributi comunali. Alla fine, gli evasori incalliti continueranno ad evadere e tutto si risolve nella guerra al povero Cristo di turno. Costretto ad conservare religiosamente le ricevute e ripagare se le ha perse. Allora lancio una richiesta.

Una richiesta?

Si, visto che bisogna documentare tutto. Invito il sindaco e il vicesindaco Bove a presentare fattura delle centinaia di manifesti elettorali affissi in strada e sui quali non c’è traccia del timbro. Se dovessimo ragionare, come si sta facendo del ruolo idrico, in mancanza di timbro e quindi di traccia palese, invitiamo anche loro a a documentare i versamenti. E’ una questione di equità. E chiediamo scusa, in anticipo, se arrechiamo loro qualche disagio.

Redazione