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I numeri: 388 sono stati i votanti provenienti dai comuni di Maddaloni, Valle di Maddaloni, Cervino, Santa Maria a Vico, San Felice a Cancello e Arienzo. Di questi 270, residenti a Maddaloni. La Schlein ha raccolto il 70% dei consensi contro il 30% di Bonaccini

MADDALONI- Anche Maddaloni, o meglio il seggio per le primarie Maddaloni-Valle di Suessola, si allinea alla svolta nazionale. Elly Schlein è risultata la più votata tra gli elettori che si sono recati presso l’ex-Macello. I numeri: 388 sono stati i votanti provenienti dai comuni di Maddaloni, Valle di Maddaloni, Cervino, Santa Maria a Vico, San Felice a Cancello e Arienzo. Di questi 270, residenti a Maddaloni. La Schlein ha raccolto il 70% dei consensi contro il 30% di Bonaccini. E’ una sorpresa visto che la vigilia era stata monopolizzata dalla critica alla forza dei signori delle tessere sull’onda delle polemiche create dal caos delle iscrizioni con conseguente revoca di molte adesioni. La sensazioni è che esistano due partiti. O meglio il partito che vive nelle istituzioni, arroccato intorno ai controllori delle tessere e del consenso, e quello fluido movimentista. L’apertura anche ai non iscritti si è fatta sentire. Poi, c’è stato il contributo importante della base Cgil, il richiamo della foresta con la “discesa in campo” di Angelo Schiavone e del Pd della diaspora.

Il primo commento ” caldo” è con Antonio Giannini.

Ve l’aspettavate?

E’ una sorpresa. Ma prima di tutto, un ringraziamento va al gruppo di persone che hanno lavorato affinché la consultazione elettorale si potesse tenere con ordine ed efficienza dalle 8 del mattino alle 20 senza interruzioni. Il dato locale, e ancor più quello nazionale, rileva in modo plastico come la scelta operata da molte persone, anche esterne al partito, si improntata al cambiamento, ad una chiara scelta di campo, ad un chiaro ancoraggio a sinistra. Ma direi anche ad un cambio di immagine e di persone: meno apparato e più militanza. Il fatto davvero nuovo è che molte donne sono venute al seggio.

Oltre la sorpresa e l’entusiasmo, c’è molto da lavorare…

Siamo andati oltre il renzismo. Adesso, si ricomincia a parlare di temi qualificanti e scottanti come quelli delle politiche del lavoro, dell’ambiente, del territorio. E soprattutto si sceglie una chiara posizione sull’autonomia differenziata con una netta avversione contro un pastrocchio che spacca il paese. Su questa ritrovata spinta, credo che si debba ripartire per improntare l’imminente campagna per le amministrative, ispirata al cambiamento, al rinnovamento ad avvicinare le istanze del territorio e le richieste della gente.

Redazione