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Il ministero dell’Interno ha sospeso il Sai a Caserta, ovvero il Sistema di accoglienza e inclusione dei migranti, gestito dal Raggruppamento temporaneo di imprese, composto dalle cooperative Innotec, Esculapio e Format. Decisione presa su richiesta inoltrata a fine dicembre dal Comune di Caserta, che aveva accertato a metà del 2022 numerose criticità nella gestione del Sai relative ai servizi non erogati ai migranti e alle condizioni in cui quest’ultimi erano tenuti. Il ministero aveva ben chiara la situazione, visto che gli ispettori del Viminale hanno visitato tra il 15 e il 17 novembre scorso gli appartamenti del Sai a
Caserta producendo un report di aggiornamento, cosiddetto follow up, che metteva nero su bianco le carenze e criticità riscontrate nelle abitazioni. Fanno sapere dal Comune, che ci sarà un nuovo bando per il triennio 2023-2025. I 105 migranti, come confermato
dallo stesso Raggruppamento di imprese, non ricevono il vitto da dicembre e il pocket money addirittura dal mese di settembre, e sono tuttora ospitati in appartamenti in cui la manutenzione è scarsa o assente, spesso freddi e senza riscaldamento, per alcuni di essi l’Asl ha certificato le “condizioni di inabitabilità”. Sperando in una rapida soluzione del problema si cerca di sopperire al meglio per assistere i migranti ospitati nelle strutture. La Procura di Santa Maria Capua Vetere aveva aperto anche un’inchiesta sulla vicenda in seguito alla denuncia del consigliere comunale di Caserta Raffaele Giovine, presentata a
giugno 2022. Lo stesso Giovine aveva riscontrato elettrodomestici non funzionanti, servizi igienici che non potevano essere utilizzati e varie carenze strutturali. Le problematiche attuali per cui è stato sospeso il Sai a Caserta con più di 100 migranti, stando a quanto dichiarato dalle coop del Raggruppamento temporaneo di imprese, sarebbero legate alla mancata erogazione dei fondi da parte del Ministero. A fronte di un budget annuale di 2,4 milioni di euro, nel 2022 sarebbero arrivati solo 700 mila euro, divisi in due tranche: 400 mila a novembre e 300 mila a febbraio di quest’anno.

Elio Bove