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La rete dei movimenti per ora è composta da: Le Piazze del Sapere – FTS Casertano – Legambiente – WWF- LIPU – Cai Caserta – Arci – Acli – Auser Caserta, Capua  e Casagiove –  Italia Nostra –  CSA Ex Canapificio – Caserta Città Viva-  Cittadinanza Attiva –  Partecipazione Attiva – Agenda 21 per CarditelloMedici per l’Ambiente, A Casa di Lucia, in collaborazione con le scuole e l’università, ma anche con le forze sociali e del mondo del lavoro (a partire dai sindacati)

Mentre vanno avanti lo scempio e la devastazione delle cave sulle nostre colline, la Giunta ha comunicato in Consiglio Comunale che non intende procedere in merito al progetto del Parco dei Tifatini. Lo abbiamo appreso dalla risposta data dagli assessori Maietta e Mucherino all’interrogazione presentata da Caserta Decide. In questo modo viene rinviata a tempi indefiniti la procedura per la presentazione formale del progetto, che è stato definito in un lungo percorso con il contributo e l’adesione di 6 comuni della conurbazione casertana (Caserta, Capua, Casagiove, Castel Morrone, Casapulla e San Prisco).

La corta visione politica e la scarsa sensibilità ambientale degli amministratori (in particolare dei comuni di Caserta e di Maddaloni) continua a produrre danni incalcolabili: un dissesto idrogeologico senza pari. Non basta la chiusura delle attività dei due cementifici (Cementir e Moccia dei veri “mostri industriali” nel pieno della conurbazione casertana), bisogna impedire che in vari punti si continui a scavare ed estrarre calcare (come si può vedere a occhio nudo). Bisogna fermare del tutto queste attività, che da decenni ci divorano la vita e la salute. Per queste ragioni dobbiamo chiedere con forza alle più alte autorità dello Stato e della Regione – anche al Governo – di bloccare questa folle corsa verso la distruzione dell‘eco-sistema in una delle aree a più alta densità urbana e produttiva.

La scelta della Giunta di Caserta viene motivata dalla esigenza di una modifica da apporre alla legge regionale sui parchi interurbani. Ci appare molto grave ed immotivata. Auspichiamo che i sindaci degli altri comuni si facciano sentire, come già ha fatto quello di Casagiove G. Vozza.                      Come rete di associazioni continueremo le nostre iniziative per far conoscere i contenuti e gli obiettivi del Parco, che è un progetto decisivo per il futuro ecosostenibile del nostro territorio, per la vivibilità e coesione sociale, per una adeguata tutela e valorizzazione dei nostri beni comuni e del paesaggio (così come prevede la Costituzione all’art. 9). Infatti, dopo l’incontro già svolto nell’aula consiliare di Casagiove, a breve organizzeremo un nuovo evento promosso dal CAI (Club Alpino Italiano) in collaborazione con le altre associazioni ambientaliste per promuovere una campagna di informazione e di sensibilizzazione su queste tematiche dell’opinione pubblica, anche delle forze politiche e sociali.

A Caserta, come sta avvenendo per alcuni beni comuni, è necessario riprendere un movimento di lotta, non tanto di denuncia, quanto di proposte e progetti con la mobilitazione delle principali associazioni giovanili ed ambientaliste. A tal fine abbiamo deciso di costituire una rete con l’intento di continuare a denunciare e informare i cittadini su cosa sta avvenendo, a partire dal rilancio del progetto del Parco dei Colli Tifatini di cui si sta discutendo da anni. La rete per ora è composta da: Le Piazze del Sapere – FTS Casertano – Legambiente – WWF- LIPU – Cai Caserta – Arci – Acli – Auser Caserta, Capua  e Casagiove –  Italia Nostra –  CSA Ex Canapificio – Caserta Città Viva-  Cittadinanza Attiva –  Partecipazione Attiva – Agenda 21 per CarditelloMedici per l’Ambiente, A Casa di Lucia, in collaborazione con le scuole e l’università, ma anche con le forze sociali e del mondo del lavoro (a partire dai sindacati).

Redazione