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Il co-fondatore della Scuola “Dolce & Salato” di Maddaloni, ancora una volta ospite all’interno di “Uno Mattina” per una succulenta sfida Bologna-Napoli giocata su uno dei piatti più famosi della tradizione italiana

Eduardo De Filippo alla celebrazione del ragù napoletano ha dedicato di tutto: pensieri, una poesia che si tramanda da generazioni (CLICCA QUI PER ASCOLTARLA), una commedia che rientra tra le più famose e celebrate (“Sabato, Domenica e Lunedì“). All’eterna sfida culinaria Bologna-Napoli, sulle tradizioni e la preparazione del ragù, “Uno Mattina” ha voluto dedicare un ampio segmento della puntata del 22 marzo, su RaiUno, con lo Chef Giuseppe Daddio a difendere i colori della nostra Regione.

Chef Daddio durante la diretta

Lo Chef maddalonese, sempre più di casa nello storico contenitore mattutino, ha deliziato il conduttore Massimiliano Ossini e il pubblico da casa con la sua speciale lezione dedica al ragù, mettendo in evidenza tutte le tradizioni legate ad un autentico rito della domenica in Campania. Il piatto per eccellenza del giorno di festa con la maniacale e a tratti leggendaria preparazione che inizia già il sabato pomeriggio con la “pippiata” che scandisce i tempi della cottura.

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Tre diversi tipi di carni (spezzatino, spuntatura di maiale, salsiccia), l’immancabile braciola avvolta, il fondamentale accompagnamento di ingredienti come alloro e cipolla, la rosolatura e la sfumatura e le intramontabili zite spezzate ad incorniciare un quadro perfetto che da secoli rappresenta un momento di deliziosa convivialità. Questi ed altri segreti declamati dal co-fondatore della Scuola “Dolce & Salato” di Maddaloni, sempre più richiesto negli studi Rai per le sue coinvolgenti lezioni di cucina.

Un piatto ricco di gusto e sapore – ha affermato Chef Giuseppe Daddio su RaiUno – che insieme al caffè rappresenta Napoli e la Campania in tutto il mondo. Io consiglio sempre una cottura di almeno quattro ore e dopo aver consumato possiamo tranquillamente tuffarci in una sana scarpetta per concludere il nostro rito nel migliore dei modi

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Vincenzo Lombardi