00 2 min 1 anno
Missiva indirizzata al Santo Padre: “Lei ci unisce e ci invita a non demordere nel richiedere un piano mondiale diplomatico che possa far tacere le armi”

S.S, sono Antonio del Monaco, e sono tornato da poche ore a casa mia, Maddaloni, dopo l’ennesima lunga giornata trascorsa a Roma per sottopormi a una seduta di chemioterapia.
Purtroppo ho una malattia rara, causata proprio da una eziologia ambientale.

Durante la terapia, ho pensato molto a Lei e la preoccupazione per la Sua salute mi ha portato alla preghiera. Non può mollare, Santità, anzi, deve utilizzare tutte le risorse in serbo per motivare ancor di più la ripresa che, sono certo, arriverà.
Abbiamo bisogno di Lei, più dell’acqua e del pane: Lei è l’unica fonte a cui dissetarsi per sentirsi in pace con sé stessi e con gli altri.

Papa Francesco, Lei è uno spettacolo vivente di un cuore pieno di pace. Unica voce che, seppur talvolta criticata da giornalisti e politici incoscienti, rappresenta la forza del bene per tutti e, soprattutto, per i bisognosi, i bambini, gli immigrati… gli emarginati, gli ultimi e l’ambiente.

Io amo ogni Suo pensiero, perché sono espressione di semplicità, spontaneità e di veridicità che sgorgono dal Suo cuore francescano.
Lei è l’unica sentinella della pace: ci unisce e ci invita a non demordere nel richiedere un piano mondiale diplomatico che possa far tacere le armi.
Il mio tenero e sincero augurio è quello di vederLa in piazza San Pietro… in questi giorni, che rappresentano il momento più alto per noi Cristiani: la Santa Pasqua sotto l’egida della Sua benedizione. Maddaloni 30.03.2022

Antonio del Monaco, ammalato di patologia rara, presidente del progetto sorgente educativa.

Redazione