00 4 min 1 anno
“Sarò alla guida di Fratelli d’Italia. E’ l’unico partito che si presenta con una lista non fatta con i vecchi arnesi della politica, che va da sola e che punta a rappresentare un elemento di novità, garanzia, discontinuità e impegno serio. Ripeto: non ricicliamo vecchi arnesi buoni per tutte le stagioni e per tutte le coalizioni”

MADDALONI- Roma chiama e Crimaldi risponde. Fratelli d’Italia presenterà la lista, il simbolo e Antonio Crimaldi, generale della Guardia di Finanza in ausiliaria, sarà la sua guida. Il tempo delle ipotesi e delle strategie astruse è finito. Le direttive di Giovanni Donzelli (responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia), sono chiare: tutti in campo.

Generale, dopo qualche anno, ritorna a correre per il consiglio comunale di Maddaloni. Le ragioni della sua decisione?

Sono grato della fiducia e della stima che il partito del presidente del consiglio Giorgia Meloni ha mostrato verso la mia persona. Si, mi candido. Dopo 24 ore di riflessione ho maturato la mia scelta guardando un post del sindaco uscente dove elencava le cose fatte. Ho deciso: Maddaloni ha bisogno di altro.

Sarà in coalizione?

Sarò alla guida di Fratelli d’Italia. E’ l’unico partito che si presenta con una lista non fatta con i vecchi arnesi della politica, che va da sola e che punta a rappresentare un elemento di novità, garanzia, discontinuità e impegno serio. Ripeto: non ricicliamo vecchi arnesi buoni per tutte le stagioni e per tutte le coalizioni.

Pronta la lista?

Si pronta. Ci stiamo lavorando per adempiere a tutti gli obblighi burocratici. Ma possono con serenità die che, nonostante il tempo contato, noi presenteremo la lista.

Anche con i consiglieri uscenti?

Il nostro è un progetto chiaro ma aperto. Anche ai consiglieri uscenti anche se al momento non ho ancora avuto confronti. Ma, in generale, siamo aperti a tutti coloro che scelgono il nostro progetto e i nostri principi. E’ tutto molto chiaro. Ho la presunzione di annunciare che anche, all’eventuale ballottaggio, andrò da solo. Non sono spaventato per l’impegno alla guida di una sola lista o di una compagine ristretta. Mi spaventa la non chiarezza e l’assenza di un progetto politico inequivocabile.

Sarà una competizione impegnativa visti i tempi ristretti a vostra disposizione. O no?

Nella vita sono un vincente. E la mia storia personale, professionale e politica, lo conferma. Quindi, scendiamo in campo non per partecipare ma per far vincere un progetto, un modo di intendere la politica, un modo di rappresentare e servire il territorio. Tutto questo al di là dei partiti e delle coalizioni. Dico che che saremo diversi anche nel modo di fare la campagna elettorale: parleremo di politica senza scivolare nel personale o scadere negli scontri individuali. Il nostro impegno è portare il confronto sul terreno del rispetto delle persone e del rispetto reciproco.

Redazione