00 4 min 1 anno
Foto: © tag_reuters.com
Partita priva di emozioni a Fuorigrotta, Napoli a +14 sulla Lazio: domenica azzurri impegnati con la Juventus allo Stadium

Due cose contano oggi nel pomeriggio piovoso del Napoli: il Verona e la matematica. Tre punti in più, una giornata in meno e l’avvicinarsi dell’aritmetica che sancirebbe la conquista del terzo scudetto della storia azzurra. Scenario che ovviamente potrebbe mutare se dovessero essere nei prossimi giorni riassegnati i 15 punti tolti alla Juventus per il “caso plusvalenze“. Ma se ne riparlerà poi, e lo stesso vale per il Milan. Non c’è spazio ora per i rossoneri, ci si penserà a partire da domani, per cercare di fare un ulteriore passo in avanti nella storia in una stagione già di per sé straordinaria.

L’unica “attenzione” al Diavolo sta nel turn over operato da Spalletti che ne cambia 5, concedendo respiro a Lobotka e Kvaratskhelia e lasciando in campo gli squalificati Kim e Anguissa. Copione del match ampiamente prevedibile, con gli azzurri subito in possesso del pallone e l’Hellas pronta a ripartire, soprattutto sulla destra. Ben presto gli azzurri chiudono gli scaligeri nella loro metà campo, manca però la giusta imbeccata per sbloccare il risultato. In effetti qualche problema nel creare pericoli verso la porta di Montipò sussiste, anche per merito di un Verona organizzato difensivamente e combattivo. Serve pazienza, una manovra veloce, più ampia e precisa, con il maggiore coinvolgimento degli esterni – a volte isolati – ed evitare di “portare” troppo il pallone.

Non cambia l’andazzo del match nella ripresa: il Napoli prova a trovare spiragli nella difesa dei gialloblù, ma non riesce a concludere verso la porta. Mentre Osimhen continua a restare in panchina, Spalletti inserisce Kvaratskhelia per affidarsi all’estro del georgiano. Solo a 17 minuti dalla fine il tecnico toscano mette in campo il nigeriano. La pressione degli azzurri pare aumentare, la pericolosità meno. La traversa ferma la gioia del gol del bomber partenopeo, ma è l’unica occasione di una partita intera. Il Verona resiste, al Maradona è solo 0-0. I partenopei devono rifare i conti con la matematica.

TABELLINO

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim Min-jae, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Demme (64′ Zielinski), Elmas (73′ Lobotka); Politano (84′ Zedadka), Raspadori (73′ Osimhen), Lozano (64′ Kvaratskhelia)

A disposizione: Gollini, Marfella, Bereszyński, Rrahmani, Ostigard, Mario Rui, Zerbin. Allenatore: Spalletti

Verona (3-4-1-2): Montipò; Dawidowicz, Hien, Ceccherini (65′ Coppola); Faraoni (70′ Terracciano), Tameze, Abildgaard, Depaoli; Duda (70′ Verdi), Lasagna (87′ Ngonge), Gaich (65′ Djuric)

A disposizione: Berardi, Perilli, Braaf, Kallon, Cabal, Sulemana. Allenatore: Zaffaroni

Arbitro: La Penna di Roma Var: Nasca Avar: Abisso
Reti: 
Ammoniti: Ceccherini (V), Terracciano (V), Dawidowicz (V), Kvaratskhelia (N), Verdi (V)
Angoli: 4-0
Recupero: 1′ p.t., 4′ s.t.

  • PER TUTTE LE NOTIZIE DI GIORNALENEWS CLICCA QUI
Luigi Ottobre