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Finisce 1-1 al Maradona, Osimhen pareggia nel finale al gol di Giroud: Kvaratskhelia sbaglia il rigore che sarebbe potuto essere decisivo

Tutto in una notte, dopodiché non si avranno più occasioni. Non si potrà tornare indietro, anzi, si può solo tentare di andare avanti, cercando di arrivare il più in là possibile. Un ennesimo sogno, inaspettato, eppure lì a portata di mano. Cose mai viste prima. Un’intera città che spinge, finalmente unita in tutte le sue anime – sportivamente parlando: club, squadra e tifosi, “tutto per lei“, il motto coniato da Spalletti che tanto piace ai napoletani. Si parte con il Milan avanti 1-0.

Inizio soft, e non può essere altrimenti considerata la tensione che circonda la sfida e il sottile equilibrio del risultato dell’andata. Ben presto il Napoli mette sotto pressione i rossoneri, bravi tuttavia come sempre quando c’è da difendersi. Molto coinvolto nella manovra Kvaratskhelia, ma sul georgiano c’è sempre il raddoppio e Spalletti poco gradisce il troppo individualismo del suo 77. Azzurri intensi, aggressivi, un atteggiamento necessario per chiudere il Milan nella sua metà campo evitando qualsiasi accelerata dei suoi uomini migliori che sanno far male. Sono loro che confezionano l’episodio che può cambiare il corso della gara: fallo di Mario Rui su Leao in area, il rigore è netto, Meret ipnotizza Giroud.

È ancora il portiere azzurro a fermare il francese poco dopo, mentre i partenopei – sfortunati – perdono contemporaneamente Politano e Mario Rui alla mezz’ora. In sintesi, Napoli che prova l’assedio, Milan però con le occasioni migliori. E quando si accende Leao, nessuno riesce a fermare la sua cavalcata palla a piede che consegna a Giroud il gol del vantaggio. Manca un rigore netto agli azzurri sullo 0-0.

Inevitabilmente il Napoli si butta in avanti per cercare di riaprire le sorti della gara, manca sempre la pericolosità o la precisione nelle azioni offensive. Il tanto atteso Osimhen è ben tenuto d’occhio dalla retroguardia rossonera, parsa impenetrabile questa sera al Maradona. Il tempo che scorre inesorabile diventa nemico degli azzurri, che collezionano angoli a iosa ma non riescono a impensierire Maignan. A dieci dalla fine è stavolta il portiere francese a ipnotizzare Kvaratskhelia dal dischetto. Solo al 93′ arriva il gol di Osimhen, ma è troppo tardi. Il Milan torna in semifinale di Champions dopo 16 anni, il Napoli dice addio alla coppa dei sogni.

TABELLINO

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani (74′ Ostigard), Juan Jesus, Mario Rui (34′ Olivera); Ndombele (63′ Elmas), Lobotka, Zielinski (Raspadori); Politano, Osimhen, Kvaratskhelia
A disposizione: Gollini, Idasiak, Bereszynski, Gaetano. Allenatore: Spalletti

Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjær, Tomori, Theo Hernández; Tonali, Krunic; Brahim Diaz (59′ Messias), Bennacer, Leao (84′ Saelemaekers); Giroud (68′ Origi)
A disposizione: Mirante, Florenzi, Gabbia, Kalulu, Thiaw, Ballo-Touré, De Ketelaere, Pobega, Rebic. Allenatore: Pioli

Arbitro: Marciniak Var: Kwiatkowski Avar: Frankowski
Reti: 43′ Giroud 93′ Osimhen
Ammoniti: Theo (M), Maignan (M), Di Lorenzo (N)
Angoli: 16-1
Recupero: 6′ p.t., 4′ s.t.

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Luigi Ottobre