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Intervista al candidato consigliere di Cambiamo Insieme: “Devolverò il 25% dell’importo dei miei gettoni di presenza alle associazioni presenti sul territorio, a sceglierle saranno i maddalonesi

Tre settimane all’appuntamento con le elezioni amministrative che interesseranno anche la città di Maddaloni, dalle quali uscirà il prossimo governo calatino. Tra i candidati alla carica di consigliere comunale c’è Giuseppe Morgillo, ex 5 stelle, presente oggi nella lista “Cambiamo Insieme” che ha rilasciato un’intervista a GiornaleNews.

Cos’è per lei la politica?

“Per me la politica è portare i bisogni dei cittadini all’orecchio delle istituzioni, risolvere i problemi della comunità. E questo non lo si può fare solo stando dietro a una tastiera, bisogna andare tra la gente, incontrare le persone. Molti vedono questa parola, politica, con un’accezione negativa. Per me, invece è un modo civile e democratico di risolvere i problemi. La buona politica si fa garantendo ascolto e presenza sul territorio e anche incoraggiando ogni cittadino a prendersi cura e avere a cuore almeno un metro quadro della nostra città”.

La campagna elettorale sta entrando nel vivo: quali sono le tappe?

“Starò tra la gente, come faccio normalmente. Mi piace, non trovo difficile parlare e scambiare opinioni con persone che non conosco, anzi l’ho sempre trovato molto interessante, stimolante. Dalla prossima settimana partirà una serie di incontri, «Un caffè con Giuseppe», in cui incontrerò i miei concittadini, ogni giorno in un bar diverso. Sarà una bella occasione per parlare delle loro necessità, delle opportunità per rendere Maddaloni più vivibile, per spiegare nel dettaglio i punti di cui mi faccio diretto promotore e per rispondere a ogni domanda e chiarimento in merito al programma elettorale della lista di cui faccio parte.

Sarò nelle scuole e alla fiera settimanale, e sui social pubblicherò una serie di contenuti che riassumeranno le mie proposte. Un consigliere deve mantenere una costante comunicazione con la comunità per tutto il mandato, non solo in campagna elettorale. Ecco perché un’altra mia proposta, che mi sta particolarmente a cuore, è quella del question time: una seduta da tenersi almeno ogni 2 mesi, in cui ogni cittadino potrà interrogare il sindaco o la giunta su qualsiasi problema del nostro Comune”.

Lei ha detto che Cambiamo Insieme Maddaloni ha sposato 12 punti da inserire nel programma, citando i suoi cavalli di battaglia Piedibus e Sperimentazione di Strade Scolastiche. Ce ne vuole elencare altri?

“Mi viene in mente l’esenzione dal primo anno dei tributi locali per le nuove attività che offrono servizi di prossimità sul territorio comunale: sono servizi fondamentali, che tutelano e supportano le fasce più deboli della popolazione ed è importante incentivarle. Poi c’è quella di richiedere a Ferrovie dello Stato l’aggiunta di almeno una corsa delle tratte da Maddaloni verso Caserta e Napoli. I pendolari maddalonesi sanno bene che, ormai da anni, dalle 9:30 sino alle 11:44 non ci sono corse disponibili verso le città universitarie di Caserta e Santa Maria Capua Vetere: in questo lasso di tempo la stazione di Maddaloni Inferiore è inutilizzata, inservibile. Vorrei avviare anche una campagna di sensibilizzazione per incentivare l’uso del treno come alternativa alle auto.

Il bello di far parte di un gruppo coeso, in cui i candidati sono concordi su cosa fare, è che le proposte migliori sono subito accolte da tutti. Infatti le misure che riguardano la mobilità sostenibile sono state proposte in maniera unanime e io non posso che sposarle appieno, dato che tra l’altro sono un ciclista e mi sposto in bici tutti i giorni”.

Il suo impegno nel sociale è sotto gli occhi di tutti. Crede che una sua eventuale elezione la allontanerà, in un certo qual modo, da questo nobile interesse?

“Assolutamente no, anzi: se venissi eletto, coglierò l’occasione per confermare e rilanciare. Oltre a continuare ad impegnarmi in prima persona, ho deciso di devolvere il 25% dell’importo netto dei miei gettoni di presenza alle associazioni presenti sul territorio. È un mondo a cui, per la mia storia, sono legatissimo e una mia eventuale elezione mi permetterebbe di supportarlo ancora di più. Sto anche studiando un modo per far partecipare i miei concittadini nella scelta delle associazioni più meritevoli. Forse per qualcuno il 25% è poco, ma se tutti facessero una scelta simile allora assicureremmo a queste piccole realtà una serenità economica minima, in cambio di benefici sociali grandissimi”.    

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Luigi Ottobre