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Volano gli stracci? Volano le accuse? Certamente ci sono due fatti oggettivi: la scomparsa del Pd dalle amministrative sotto il colpi delle sue contraddizioni interne e la diaspora dei militanti

Riceviamo e pubblichiamo

Sono giorni che, sui giornali e sui social network, alcuni sostenitori dell’amministrazione De Filippo provano, con mirabolanti giravolte, a legittimare la scelta di sostenere il sindaco uscente, nonostante la proclamata appartenenza al centrosinistra. Mentono spudoratamente, sanno di farlo, ed è giunto il momento di raccontare la verità.

Presupposto necessario per la discussione: non esiste centrosinistra senza il Partito Democratico. E dunque, chi  prova a dare una mano di vernice “democratica” alla coalizione di Andrea De Filippo, lo fa mortificando la sensibilità e l’intelligenza del popolo e dei militanti del PD. Tra tutte, quelle di Tonino Giannini e Luigi Russo, a cui anche in questa sede rinnovo la mia stima e il ringraziamento per l’enorme lavoro profuso nel tentativo di rinnovare l’impegno del Partito Democratico in città e di creare le condizioni migliori affinché partecipasse alla competizione elettorale.

Quella di non presentare la lista, infatti, è stata una scelta ponderata, dettata unicamente dalle ragioni di chi ha preferito coltivare mere velleità di carattere personale rispetto alla complessità di percorsi condivisi.
Alcuni di questi personaggi li conoscevamo già, altri hanno mostrato il loro vero volto solo oggi.
Il modus operandi li accomuna: la firma della candidatura, nella lista che più gli aggrada, all’ultimo minuto, per evitare sorprese.
È l’egoismo algebrico che prevale sul senso più elevato della politica.

Fenomeni di questo tipo, senza timore di smentita, danno vita a coalizioni fasulle, che di politico non hanno nulla e sono, questi sì, “indegni” per chi si candida ad essere classe dirigente ed amministratore della nostra città.
Ci spieghino, senza giri di parole, i compagni storici ed i loro “figli di Dio” (facendo ancora una volta mie le parole a dir poco inappropriate dell’onorevole Santangelo), dopo cinque anni di opposizione, cosa li ha convinti a sposare il progetto De Filippo. Quale convergenza politica trovano con i candidati di Forza Italia, Lega e buona parte di quelli di Fratelli d’Italia. Ci spieghino, dopo cinque anni di opposizione, come è cambiato, in una sola notte, il loro giudizio sull’amministrazione uscente.

Con l’auspicio, non creduto, di ricevere risposte precise, rilevo a malincuore anche la volontà del massimo sostenitore dell’amministrazione De Filippo, il consigliere regionale Enzo Santangelo, di abbassare il livello del confronto politico fino all’insulto.
Ci spieghino, l’onorevole Santangelo e gli autoproclamatisi democratici defilippiani, chi – e perchè – sarebbero gli “indegni” della coalizione a sostegno di Pino Magliocca Sindaco.

Militanti maddalonesi del Pd in una foto del 23 aprile del 2017

L’ultimo congresso cittadino del Pd

Redazione