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I due arrestati, utilizzando autovetture precedentemente rubate a mo’ di “ariete”, sfondavano le saracinesche di box auto ed esercizi commerciali, asportando autovetture, ciclomotori, biciclette elettriche ed ogni bene di valore rinvenuto

I carabinieri della stazione di Capodimonte e gli agenti  del Commissariato “Arenella” hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura, nei confronti di due  napoletani pluri-pregiudicati per reati specifici, L.G., classe ‘82, per cui è stata disposta la custodia cautelare in carcere, e C.V., classe ‘83, per cui è stata disposta la misura degli arresti domiciliari.

Le misure cautelari giungono all’esito di una informativa congiunta Carabinieri-Polizia, che ha compendiato le attività d’indagine svolte a seguito di una serie considerevole di furti, perpetrati prevalentemente in orario notturno e con modalità sempre analoghe, commessi nel periodo di tempo compreso tra il dicembre 2022 e il marzo 2023 nei quartieri cittadini Vomero e Arenella: nello specifico i due arrestati, utilizzando autovetture precedentemente rubate a mo’ di “ariete”, sfondavano le saracinesche di box auto ed esercizi commerciali, asportando autovetture, ciclomotori, biciclette elettriche ed ogni bene di valore rinvenuto.

Tali episodi, in considerazione anche delle modalità esecutive, hanno ingenerato un notevole allarme sociale nella cittadinanza.

Le indagini, svolte attraverso la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza posizionate all’interno delle aree condominiali interessate dai furti, hanno consentito di acquisire gravi elementi di colpevolezza a carico dei due arrestati e di ricostruire con certezza la dinamica di ben 15 distinti episodi delittuosi, commessi in concorso o singolarmente dai due soggetti.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e pertanto presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

Redazione