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Aveva 68 anni ed era legatissimo alla città di Napoli. Una carriera di successi tra cinema, fiction e collaborazioni musicali

Napoli era stata, negli ultimi anni, la città dei suoi successi televisivi e lui amava descriverla come un luogo speciale che ogni giorno celebra la vita e la morte. Portava come esempio le “capuzzelle“, i teschi presenti in molte chiese che permettevano ai napoletani di convivere con la morte e nello stesso tempo di esorcizzarla.

Lutto nel mondo del cinema e della televisione per la morte di Alessandro D’Alatri, romano de Roma, scomparso all’età di 68 anni. Una carriera vissuta a 360 gradi tra piccolo e grande schermo, pubblicità e videoclip musicali. Il successo di pubblico e di critica come costante di ogni suo lavoro a partire dall’esordio cinematografico del 1991 con “Americano Rosso” che gli vale subito David di Donatello e Ciak d’Oro.

Alessandro D’Alatri al Festival del cinema di Giffoni

Poi ancora un’importante affermazione, nel 1994 al Festival di Cannes con “Senza pelle” interpretato da Kim Rossi Stuart ed Anna Galiena. All’inizio degli anni 2000 porta al cinema l’astro nascente Fabio Volo con “Casomai” e “La Febbre” e nel frattempo è sul set di grandi interpreti della discografia italiana (Elisa, Negroamaro, Pausini, Zero) per la realizzazione dei loro video musicali.

Nel recente passato le importanti affermazioni con la fiction e in particolare il connubio con le opere di Maurizio De Giovanni. Dirige le prime stagione de “I Bastardi di Pizzofalcone” e “Il Commissario Riccardi“, dove nasce l’amore viscerale con la città di Napoli. Ritrova sul set Alessandro Gassmann nel 2021 nella fiction “Un Professore“: altra grande affermazione che porterà alla nascita della seconda stagione tutt’ora in lavorazione. Lo stesso Alessandro Gassmann lo ha ricordato con questo post.

Vincenzo Lombardi