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Dopo il tradizionale Turquoise Carpet, al via le semifinali in programma il 9 e l’11 maggio. Venti posti da assegnare in vista della finalissima di sabato 13 maggio

Con il Turquoise Carpet, è partito ufficialmente l’Eurovision Song Contest 2023 in Liverpool. La sfilata gioiosa e colorata delle 37 delegazioni è stata accolta dal duo Sam Quek per il Regno Unito, giocatrice di Hokey su prato e oro olimpico e dall’ucraino Timur Miroshnychenko storico commentatore ucraino dell’Eurovision dal 2007! Il presentatore ucraino che è divenuto celebre in tutta Europa per aver raccontato l’ultimo Eurovision, quello di Torino, da un bunker e famose sono diventate le sue immagini riprese mentre esulta per la vittoria dei connazionali Kalush Orchestra.

La svedese Loreen, già vincitrice dell’EuroVision nel 2012

Ovviamente siamo entrati nella settimana in cui regnerà sovrana la domanda-tormentone: chi vincerà l’EuroVision? A nostro modesto avviso il derby principale per la vittoria sarà tra Svezia e Finlandia. La prima presenta la regina dell’Euorovision, Loreen, già trionfante nel 2012 a Baku con Euphoria. Una delle canzoni più bella mai presentate negli ultimo 20 anni! In questa edizione la sua Tattoo è qualcosa di immenso anche se ha meno impatto rispetto al 2012.

Per la Finalndia, Käärijä, presenta il brano Cha Cha Cha, che può sembrare banale, ma è una canzone che parla dello stress della vita quotidiana nel dover rispettare dei vincoli sociali imposti, ma poi esiste la possibilità di sentirsi liberi e veri come attraverso la danza. Attenzione però ai Dark Horses, gli outsider, le sorprese impreviste. La Francia innanzitutto, con l’elegante La Zarra che con la sua Evidemment è riuscita a legare i classici della musica francese in un ritmo innovativo e coinvolgente. Ci si aspetta qualcosa di sorprendente.

Alessandra Mele, origini italiane, in gara con la Norvegia

Poi c’è anche la Norvegia con Alessandra Mele, per metà italiana, che potrebbe dir la sua per la vittoria finale con coinvolgente Queens of the Kings. Tra l’altro in perfetto timing visto il periodo di incoronazione. L’Austria con Who Hell is Edgar? di Teya e Salena che attraverso una canzone dance denunciano la pratica delle case discografie dell’utilizzo del ghost writer.

Capitolo Italia: Marco Mengoni per l’Italia è già in finale. Certo la sua vittoria a Sanremo con Due Vite ha in parte deluso i fans dell’Eurovision non proprio entusiasti del brano. Sia chiaro non per le qualità canore riconosciute immense e non per il testo, ma per il fatto che ci si aspettava una ulteriore canzone italiana di “rottura” dopo Zitti e Buoni dei Maneskin e Brividi di Mahmood & Blanco, invece della classica ballata.

La francese La Zarra, potrebbe essere una delle sorprese di questa edizione
Grande successo per Marco Mengoni durante l’ospitata sulla televisione tedesca. Il vincitore di Sanremo23 non rientra tra i favoriti ma potrebbe essere una delle sorprese

Due Vite risultata l’unica ballata presente all’Eurovision e recentemente Mengoni ha avuto un successo straordinario durante un’esibizioni sulla TV tedesca dove ha anche cantanto One degli U2. Non è passata inosservata la cover per Sanremo di Let it Be. I presentatori del Turquoise Carpet si sono sperticati in elogi. Lo stesso Mengoni ha dichiarato come Paul McCartney  sia per lui una sorta di divinità della musica. E’ stato ricordato il passato da barman del cantautore ciociaro, che ha raccontato come il suo drink preferito è il gin e ha ricevuto in regalo proprio una bottiglia “made in English” del famoso liquore. Sarà difficile lottare per la vittoria ma il colpaccio sarebbe di entrare nei primi cinque.

Nel novero delle favorite anche la Francia, l’Austria e la Norvegia con Alessandra Mele, cantante di origini italiane

Riguardo San Marino e i Piqued Jaks non è iniziata benissimo il feeling con i fans dell’Eurovision Song. Alla prima uscita, dopo la vittoria del festival Una Voce Per SanMarino, in Spagna a Madrid, sono stati contestati dai fan che preferivano vincesse l’albanese Ronela Hajati già partecipante a Torino lo scorso anno per l’Albania. La stessa TV di San Marino è intervenuta con un comunicato durissimo che quasi faceva preannunciare l’abbandono del piccolo stato alla competizione canora per i prossimi anni. I quattro ragazzi di Pistoia non si sono fatti scoraggiare regalando delle belle esibizioni in giro per l’Europa. Anche il video ufficiale di Like an Animal, rilasciato qualche giorno fa, ha mostrato il lato autoironico della band.

I toscani Piqued Jaks in gara per San Marino

United by the Music, lo slogan scelto per l’EuroVision Song 2023, si fa sentire in tante canzoni dallo smaccato carattere pacifista. E’ il caso dei Let3 per la Croazia con Mama ŠČ! dove, se in maniera allusiva, in quanto all’Eurovision è vietata qualsiasi canzone politica, il gruppo critica i leader russo Putin e Lukashenko definendoli psicopatici e infantili. Il “trattore” cui spesso si menziona nella canzone è un riferimento a un regalo, un trattore appunto, che il dittatore Bielorusso ha fatto per il 70° compleanno di Putin.

Le Vesna gruppo tutto al femminile della Repubblica Ceca, che sebbene non proponga un testo pacifista, risulta molto interessante in quanto il brano vede l’unione di ben quattro lingue: bulgaro, ceco, inglese e ucraino. L’Ucraina con i Tvorchi con Heart of Stell presenta una canzone che allude al cuore indomabile e indistruttibile del popolo ucraino. Così come la Svizzera in Watergun di Remo Forrer, dove è presente un passaggio in cui il cantante dice: “Non voglio essere un soldato, non voglio giocare con il sangue vero”.

Le Vesna, trio tutto femminile con un brano cantato in quattro lingue diverse

Adesso, però, è tempo di gara con le semifinali dell’EuroVision Song. La prima il 9 maggio con 15 canzoni in gara e nella seconda, prevista l’11 maggio con 16 canzoni in gara. Si qualificheranno 10 canzoni per ognuna delle semifinali che raggiungeranno i Big Five: Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito più Ucraina. Un totale di 26 canzoni che ascolteremo il 13 maggio.

Alfredo Ferrara