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Tutto pronto per l’ultimo atto di Liverpool. Svezia e Finlandia restano favorite con la Francia che scalza e Mengoni che vede salire le sue quotazioni

Vigilia di finale per l’edizione 2023 dell’EuroVision Song. Le semifinali hanno espresso il verdetto. Alle 6 già qualificate di diritto, Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito e Ucraina si sono aggiunte le 20 canzoni che hanno delineato il quadro. Semifinali splendidamente condotte da un trio di donne bravissime come: Hannah Waddingham, Julia Sanina e Alesha Dixon, che saranno poi affiancate nella finale dalla leggenda dei commentatori dell’Eurovision Graham Norton.

Non sono mancate le sorprese. In Semifinale Uno ha certamente fatto scalpore l’entrata in finale della Croazia, i Let 3 con Mama ŠČ! . Canzone che è una macarena molto confusionaria, ma dal chiaro messaggio antimilitarista anche velatamente politica con attacchi forti a Lukaschenko e Putin. Certamente in un contesto come questo in cui forte viene fatta sentire la sofferenza degli ucraini, ha fatto breccia.

I colaratissimi croati Let3 con la loro canzone contro la guerra in Ucraina

La Semifinale Due di EuroVision Song, invece, ha portato la sorpresa della qualificazione dell’Albania con Albina & Familja Kelmendi, e la canzone Duje. Sicuramente la loro esibizione è stata molto buona e molto sentita, nonostante forse l’eccessiva vena drammatica. Il richiamo ai valori familiari e se vogliamo in qualche modo tradizionali ha conquistato l’Eurovision. In negativo ha sorpreso l’eliminazione della Georgia che con Iru presentava Echo. Gran voce, bella anche l’esibizione, ma forse avere un testo troppo non sense alla lunga ha pagato dazio.

Il finlandese Kaarija, uno dei favoriti alla vittoria

Menzione d’obbligo per gli altri “italiani” in gara. Alessandra Mele che rappresenta la Norvegia è in finale con Queen of Kings. Esibizione non molto diversa da quella del festival norvegese che l’ha selezionata, ma perché cambiare ciò che funziona? I Piqued Jacks, i pistoiesi di San Marino, hanno portato in scena una bella e forte esibizione. Purtroppo sono arrivati a quest’appuntamento con una canzone Like an Animal che aveva bisogno di supporto da subito e che non vi è stato.

Italia rappresentata anche dalla concorrente norvegese, Alessandra Mele e da Mahmood nelle vesti di ospite che si esibirà in “Imagine”, brano simbolo di John Lennon

Da segnalare in queste due semifinali l’esibizione della Vesna per la Repubblica Ceca che hanno, secondo noi, ben sistemato le problematiche che Sister’s Crown comportava ed è qualcosa che andava visto. Inoltre, l’esibizione dei Joker Out gli sloveni con Carpe Diem, gran carisma, meravigliosa canzone. Non sono mancate le polemiche. L’Irlanda dei Wild Youth con We Are One ha fallito la qualificazione in finale per l’ottava volta in dieci anni! L’ultimo che c’è riuscito Ryan O’Shaughnessy ha bacchettato la delegazione irlandese nel non aiutare molto i cantanti.

Alessandra Mele, norvegese di origini italiane

Polemica anche in Francia. Vigilia non facile per La Zarra: per motivi ancora non spiegati ha saltato due concerti previsti in Aprile. Inoltre, la cantante che è di origini canadesi e algerine, ha subito anche degli sgradevoli attacchi razzisti. Ma la polemica, che sta rasentando lo scandalo sono state le dichiarazioni di Yves Bigot l’ex patron di France 2 che ha dichiarato come dalla fine degli anni 90 sia arrivato “l’ordre de perdre” che non ha bisogno di traduzioni. Lo stesso Bigot, per non essere licenziato, sceglieva cantanti che avevano alta probabilità di fallire all’Eurovision.

Polemica questa che ha ricordato quella tutta di casa nostra quando leggenda vuole che la Rai Anni ’90 faceva di tutto per non vincere e non qualificarsi come paese organizzatore, fino ad escludersi dalla kermesse dal 1998 (l’anno post Jalisse) al 2010. Francia che resta tra le favorite di questa edizione con Evidemment. Per quanto sia difficile visto che tutto ormai sembra essere una sfida tra la Svezia con Loreen e la sua Tattoo, già vincintrice dell’Eurovision nel 2012, e la Finalndia con Cha Cha Cha di Käärijä.

Mahmood, superopsite della finalissima

Prepariamoci alla finalista con due curiosità a riguardo le posizioni d’uscita. Marco Mengoni si esibirà per undicesimo e la sua Due Vite sta riscuotendo un grande successo in tutta l’Inghilterra. Tanta cabala per il Portogallo con Mimicat e la sua Ai Coracao visto che ha beccato il death slot e cioè la posizione numero due nella scaletta. Leggenda vuole nessuno abbia mai vinto esibendosi da questo ordine di entrata.

Grande attesa per Mahmood canterà in qualità di ospite e si esibirà con la immortale Imagine di John Lennon, che poi cantata a Liverpool dove tutto ebbe inizio, ha un valore aggiunto enorme e sarà emozionante. Tutto pronto: sabato 13 maggio dalle 20.35 la finalissima su RaiUno e Raiplay

L’ordine di uscita delle esibizioni
Alfredo Ferrara