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Trasporto pubblico locale, infrastrutture, porto, aree retroportuali, interporti e la logistica sono le sfide della Regione Campania

NAPOLI- Angelo Lustro eletto, questa mattina, segretario della Cgil trasporti Campania. Al neo-eletto da sempre impegnato anche sui problemi della logistica casertana e del trasporto pubblico regionale abbiamo chiesto quali sono gli argomenti cardine sui cui ancorare il suo impegno.

Sarà un impegno molto gravoso, sono tante, e forse, troppe le criticità del trasporto pubblico regionale, quale è il quadro attuale?

Dopo la fase pandemica abbiamo sperato e lavorato affinché i limiti emersi durante l’emergenza epidemiologica, potesse essere l’occasione per superare le criticità collegate anche alla crescita ella domanda di utilizzo dei mezzi pubblici da parte dei cittadini di Napoli e della provincia.

E invece?

Invece, ancora oggi siamo alle prese con continui disservizi sia del TPL su gomma che su ferro. Il trasporto pubblico a Napoli non è all’altezza della situazione, soprattutto in questi ultimi mesi che ha visto la città letteralmente assalita da turisti provenienti da tutte la parti del mondo. Nonostante gli sforzi delle aziende e dei lavoratori anche attraverso accordi per venire incontro alla crescente domanda di mobilità turistica, Napoli ha mostrato tutti i suoi limiti a riguardo. Precisiamo non tutto è andato male, ma certo non possiamo ritenerci soddisfatti dal servizio di mobilità offerto.

Ci sono problemi infrastrutturali e gestionali. Che fare?

ANM è un esempio in negativo! Bene ha fatto la città metropolitana di Napoli a dotarsi di un PUMS che sicuramente costituisce uno strumento importante per lo sviluppo di una visione di sistema della mobilità moderna ed efficiente, capace di migliorare la qualità dell’ambiente e della vita delle persone. Ma per realizzare queste ambizioni obiettivi occorre valorizzare per l’appunto le grandi aziende pubbliche che ci sono e che gestiscono i servizi a partire dal trasporto pubblico locale. Urge capire se e quando saranno terminate le infrastrutture del Sistema Metropolitano di Napoli e se oltre alle infrastrutture si possa prevedere  una funzionalità commerciale efficiente sia su ferro che su gomma, così da poter far si che i cittadini preferiscono viaggiare con il mezzo pubblico abbandonando il mezzo privato.

E poi c’è la logistica…

Il porto di Napoli con i suoi circa 15.000 lavoratori presenti, rappresenta la piattaforma logistica del Sud. Bene il protocollo SOI firmato nel porto di Napoli con tutte le amministrazioni che a vario titolo concorrono all’igiene e sicurezza dei lavoratori portuali, così come tutte le iniziative e accordi sottoscritti in questi anni. Ma occorre anche immaginare quale futuro si può avere per il comparto del trasporto delle merci e logistica. Un comparto sempre più in crescita e sempre più interessato alle sperimentazioni digitali e tecnologiche. Anche su questo comparto bisogna immaginare un sistema di trasporto intermodale, multimodale e combinato, sfruttando le opportunità offerte della retro-portualità degli interporti di Nola e di Maddaloni-Marcianise.

Serve una cabina di regia?

Occorre interagire con tutti i soggetti interessati, come la Regione Campania, il Comuna di Napoli, l’ADSP, Gruppo Fs e altri ancora, affinché si possano creare opportunità di trasporto ecologico e funzionale, prevedendo la centralità del trasporto su ferro, come da Direttive Europee a riguardo. Bisogna efficientare e aumentare i collegamenti con le isole perché nei Week end estivi,non possiamo assistere a  scene che di certo non giovano alla promozione turistica della nostra regione che  necessita di un’organizzazione più efficiente e preparata ad affrontare e a rispettare standard di qualità nell’offerta del servizio di trasporto marittimo incrementando anche il  Metrò del Mare, il servizio di collegamento via mare da e per il Cilento e per la costiera Sorrentina e Amalfitana, creando di fatto nuove opportunità di lavoro.

E per gli aeroporti che fare?

Ottimo l’investimento di oltre 150 milioni per la tangenziale di Napoli, per il potenziamento e l’ammodernamento di un’arteria viaria strategica e indispensabile per la città di Napoli. L’aeroporto di Napoli è ritornato alla presenza dei flussi precovid e con quello di Salerno Costa di Amalfi, che gli sarà di supporto per il previsto aumento dei passeggeri dei prossimi anni, resta una realtà importantissima per la mobilità delle persone. Occorrerà solo seguire i lavoratori delle Società presenti nello stesso, affinché non si possano creare precarietà di lavoro e di diritti.

Redazione