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Invito allo smontaggio degli addobbi in plastica per la festa scudetto. Un’ordinanza vieta l’utilizzo delle buste di plastica non biodegradabili per la spesa (shopper)

MADDALONI- La festa è passata c’è l’obbligo di rimozione degli striscioni di plastica usati come addobbi per celebrare la vittoria dello scudetto. E’ un invito perentorio che si inserisce nella nuova ordinanza del sindaco che vieta la vendita di «borse di plastica ultraleggere non biodegradabili e compostabili».

Sindaco, divieti per tutti: cittadini privati, commercianti e pure i tifosi?

Abbiamo tollerato e controllato l’allestimento di addobbi in plastica per i festeggiamenti dello scudetto del Napoli. Ora, formulo l’invito alla rimozione. In assenza della quale procederemo d’autorità sanzionando i trasgressori. Non è accettabile la presenza di plastica appesa pertanto l’auspicio è che un evento sportivo non degeneri in atti di inciviltà.

Quindi c’è l’invito alla rimozione?

E’ più di un invito alla rimozione. E’ un appello al senso di civiltà. Così come sono stati civili i festeggiamenti, auspico che tale correttezza sia esercitata nella corretta rimozione degli addobbi. Lo dico da sindaco tifoso ai tifosi del Napoli.

Se non dovesse accadere?

Saremo costretti alla rimozione ma anche ad entrare ad applicare la norma. Non essendo addobbi autorizzati saremo costretti ad elevare sanzioni e contestare l’abuso. Ma confido nel senso civico e nell’amore per la città. Nutro il presentimento che non tutti aderiranno a questo invito. Ma spero tanto di essere smentito.

Nell’ambito delle «buone pratiche dei comuni plastic free» è stata emessa un’ordinanza di divieto molto dura…

E’ fatto divieto di commercializzazione, vendita e pure di distribuzione a titolo gratuito di shoppers (sacchi asporto merci) in polietilene, di contenitori e di stoviglie monouso non biodegradabili. E’ scattato il divieto esplicito di uso di contenitori e delle stoviglie monouso non biodegradabili, non solo in occasione di feste pubbliche e sagre. In sostanza, le buste nere per i rifiuti, stoviglie in plastica, sacchi e sacchetti non biodegradabili non possono essere venduti. In concreto, i vigili urbani hanno avviato i controlli. E arrivano le «multe progressive». Per la vendita vietata e l’utilizzo non consentito sono previste multe da 25 a 500 euro. Chi paga, entro 60 giorni, è ammesso al pagamento della misura ridotta di 50 euro. Oltre alle misure di dissuasione c’è anche la repressione dura: per gli esercizi commerciali, che incorreranno in due infrazioni, scatterà il provvedimento di sospensione dell’attività commerciale.

L’utilizzo delle biste nere non èp compatibile con la raccolta differenziata…

E’ stato disposto che tutte le utenze cittadine, sia domestiche che commerciali, non potranno più usare, per il deposito di qualsiasi tipologia di rifiuto, i sacchi neri o comunque non trasparenti, tali da non consentire la verifica dei tipi di rifiuti conferiti, così come è fatto divieto assoluto di utilizzo di sacchi e/o sacchetti diversi da quelli biodegradabili compostabili per il conferimento della frazione organica (umido). L’obiettivo vero è rafforzare la crescita della raccolta differenziata che registra un incremento del 10 per cento.

foto di Giuseppe Diodati

Redazione