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Ritornata  alle dipendenze del «Comando di Commissariato» inserito nel Comando logistico dell’Esercito, dopo aver gestito l’hub vaccinale per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, ora diventa punto di riferimento, regionale e nazionale, «per la gestione delle crisi emergenziali»

MADDALONI- La Scuola di commissariato dell’Esercito spegne oggi 75 candeline. Dall’istituzione del “Centro Esperienze ed Addestramento di Commissariato” (a seguito del Dispaccio prot. 260/Ord./1 risalente al 28 luglio 1948) sono cambiate molte cose. Non c’è più la truppa e la leva. Sono scomparse anche le attività produttive collegate al vettovagliamento. Eppure la Scucomm vive una costante giovinezza. Le sfide che pone il futuro aprono nuovi scenari. Qui, la proiezione verso il futuro è costante. C’è sempre la formazione con le stellette.

Preparazione per militari e civili

Ma la Scuola di Commissariato dell’Esercito di Maddaloni (Scucomm) raddoppia: non solo garantisce la preparazione ai servizi operativi di logistica del personale militare ma ora anche al personale effettivo e ai volontari della Protezione civile nazionale. Ritornata  alle dipendenze del «Comando di Commissariato» inserito nel Comando logistico dell’Esercito, dopo aver gestito l’hub vaccinale per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, ora diventa punto di riferimento, regionale e nazionale, «per la gestione delle crisi emergenziali». Anche i tecnici e i volontari, impegnati nel soccorso delle popolazioni colpite da catastrofi naturali, potranno essere addestrati presso la scuola di Maddaloni e la sede del prestigioso «Primo reparto mezzi mobili campali» che, guidati dal gen. Leonardo Colavero, sono ritornati ad una dimensione più operativa. Il know how e le strutture dell’Esercito, unite sinergicamente alle attività di protezione civile, hanno permesso di creare un modello formativo che sarà replicato tutti gli anni. «La valenza professionale del corso –ha spiegato Italo Giulivo, direttore generale della direzione dei lavori pubblici e protezione civile della Regione Campania- è la conferma di quanto efficaci siano le capacità tecniche e logistiche dell’Esercito messe da sempre al servizio dei cittadini».

Adeguamento delle strutture

Intanto, prosegue la riorganizzazione delle strutture. Sono in fase avanzata i lavori di adeguamento della caserma Mauro Magrone che diventerà la casa unica della scuola. In prospettiva, tutt’altro che imminente, si profila la dismissione (tutta da pianificare e da decidere) della Caserma Rispoli oggi sede del comando. Oggi, è festa per le donne e gli uomini operativi a Maddaloni e quelli presenti in tutti gli scenari operativi. Ma è festa anche per chi nella scuola ha vissuto e operato. Oggi, non è arrivata la puntuale telefonata di Atos Lugni che ha deciso di continuare il suo impegno in una dimensione più alta. Per noi, è stato sempre il comandante. Lui, si definiva un “umile borracciaro”. La verità è che, da soldato, non ha mai smesso di essere la fedele sentinella di una istituzione prestigiosa rispettando sempre le consegne di tenere alto il vessillo e il buon nome della Scuola. Auguri a tutti.