
Alloggi popolari: incontro con il presidente dell’Acer. Il confronto con le organizzazioni sindacali degli inquilini
MADDALONI/CASERTA- Si è svolto ieri un incontro tra il presidente dell’Agenzia Campana per l’Edilizia Residenziale (ACER), dott. David Lebro, e i segretari delle organizzazioni sindacali e delle associazioni degli inquilini Antonio Giordano del SUNIA, Alfonso Amendola del SICET, Pierluigi Estero dell’UNIAT e Luigi Rispoli dell’ASSOCASA per affrontare il tema dei piccoli abusi edilizi realizzati all’interno degli alloggi popolari.
Ciro Cortese ma questa vicenda oscilla tra le richieste di demolizioni e quelle di fermare gli atti che non avrebbero un fondamento e una giustificazione. Come se ne esce?
Nella riunione abbiamo messo in evidenza che è troppo riduttivo e semplicistico parlare di abusi. Infatti, è corrette parlare delle diverse tipologie di abusi commessi negli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Molti interventi spesso sono diretti ad assolvere funzioni temporanee di protezione dagli agenti atmosferici come le paratie amovibili per riparare dal vento e dalla pioggia o relativi a piccole verandine.
Posto così, emerge il fenomeno delle piccole difformità. Questo rende ancora più paradossale e inaccettabile l’idea della demolizione obbligatorio e perentoria…
Proprio così. Insieme, si sono cercate le soluzioni più idonee considerato che la presenza di queste piccole difformità degli immobili. C’è da dire che queste sono la causa del blocco di pratiche amministrative come le volture e/o le sanatorie. Un danno incalcolabile con ricadute enormi. Ma c’è da aggiungere che questa storia determina anche l’impossibilità da parte dell’ACER di procedere alla vendita degli alloggi agli inquilini che ne fanno richiesta.
Una doppia paralisi? Ma una sanatoria non sarebbe possibile?
Una paralisi che coinvolge anche i comuni e sindaci. I partecipanti al confronto hanno convenuto di coinvolgere nella discussione l’ANCI Campania, e per essa il Presidente Carlo Marino, per definire modalità che possano consentire una procedura rapida di regolarizzazione, laddove è possibile, per le opere abusive sanabili realizzate in assenza o in difformità dal titolo abilitativo edilizio, ma conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.
