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MADDALONI- Comincia a prendere forma la «nuova viabilità nelle aree periferiche e in centro». I cantieri dell’Av/Ac Napoli-Bari hanno superato il 90 per cento dello stato di completamento. E ora vecchia stradine di campagna saranno trasformate in arterie di collegamento di primaria importanza. Il fattore tempo è decisivo: i primi treni cominceranno a circolare sui nuovi binari entro il 2024. Così, in meno di due anni, dovrà essere realizzato un nuovo sistema di viabilità urbana. Consegnati i risultati della campagna di prospezioni geognostiche per eliminare gli otto passaggi a livello nell’area urbana. Sondaggi estesi su tutte le aree dove sorgeranno i sottopassaggi, sovrapassi e soprattutto le strade laterali. Perforazioni già eseguite in via degli Osci e via Libertà, oltre al sottopasso carrabile su via Montella, in via Laima e via Lamia dove sono stati già soppressi due passaggi a livello. Mentre è in corso l’ampliamento di via Baldina (raddoppio dell’ex provinciale Nola-Caserta detta via Cancello) partono gli espropri in via Monàca. Su quest’ultima strada interpoderale sono in corso gli espropri per ampliarla, renderla transitabile in ambo i sensi di marcia. Sarà realizzata, entro un anno, la seconda arteria alternativa e parallela all’attuale via Cancello che consentirà al traffico veicolare di avere un’alternativa alla soppressione dei passaggi a livello e una via di fuga dall’imbottigliamento creato dal traffico pesante proveniente dall’Interporto Sud Europa e dalla vicina area metropolitana di Napoli. E per farlo, è stato necessario trasformare una stradina interpoderale in arteria carrabile mediante l’allargamento  e infrastrutturazione di quella che è stata, per secoli, poco più di una mulattiera. Si passa dai due metri di larghezza a minimo sette.