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MADDALONI- Salvate i vigili urbani. Serve una sede idonea. Larga, dotata di parcheggio, accessibile all’utenza e ai disabili. Adatta per attività operative. Invece continua a piovere dal tetto: arrivate le prime piogge e sono tonate la bacinelle. E così, per evitare la chiusura per inagibilità di un servizio pubblico essenziale, gli agenti sono stati impegnati anche nella rimozione degli allagamenti e delle perdite di acqua. La storia della precarietà e dell’inadeguatezza strutturale si allunga: nell’ultimo decennio ben tre interventi in extremis hanno evitato sia la chiusura autorità che le sanzioni, amministrative e penali, indotte dalla persistenza di «carenze igienico-sanitarie e in materia di tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro». Non è bastato. Archiviata la somma urgenza, il plesso (già sede storica della pretura) continua ad essere inadeguato. Tanto che è stata necessaria una riorganizzazione logistica degli uffici aperti al pubblico per azzerare le barriere architettoniche all’ingresso. In assenza di ascensore, ai disabili non deambulanti o con difficoltà motorie, i vigili urbani si fanno carico di garantire assistenza e servizi al piano terra. Poi mancano il rimessaggio delle auto di servizio e locali più ampi, idonei a ricevere gli utenti. Il problema è che gli adeguamenti strutturali, finanziati e pianificati dagli ex sindaci Cerreto, De Lucia e dal Commissario Samuele De Lucia, hanno sempre dovuto misurarsi con insormontabili difficoltà di cassa. Così il piano di ristrutturazione complessivo è stato diviso in quattro fasi ed eseguito con lavori in economia. Per questo, gli amministratori sono stati censurati: l’ex sindaco Rosa De Lucia fu multata (circa settemila euro) per lavori avviati in ritardo e l’ex commissario Samuele De Lucia, nel ruolo di datore di lavoro, è stato diffidato. Molto è stato fatto. Nonostante gli investimenti, permangono oggettive carenze di areazione, delle fonti di riscaldamento, di climatizzazione così come pure l’adeguamento dell’illuminazione dei locali. Serve una sede, senza se e senza ma.