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Foto: © Official Twitter Nazionale Italiana
Le Furie Rosse dominano il gioco fin dall’inizio, gara di sofferenza per gli azzurri: la magia di Chiesa illude, Morata nega la gioia della finale prima del 90′. I rigori premiano l’Italia: errore decisivo proprio di Morata

Stoica Italia: 120 minuti di sofferenza, l’alta tensione dei calci di rigore, l’urlo di gioia per avere superato una grande Spagna e raggiunto la finale di Euro 2020, come già successo nel 1968, 2000 e 2012. Gli azzurri sfideranno domenica la vincente di InghilterraDanimarca, ancora a Wembley.

C’è tutta la tensione e l’adrenalina di una semifinale. Furie Rosse che controllano il pallone fin dalle prime battute, come prevede la sua filosofia di gioco. Gli azzurri provano a sfruttare la linea difensiva alta degli iberici attaccando la profondità, mentre sono compatti in fase passiva. L’obiettivo è impedire agli spagnoli di trovare spazio tra le linee. Los rojos però sono maestri nel possesso e nel palleggio ad un tocco e col passare dei minuti chiudono l’Italia nella sua metà campo.

I ragazzi di Mancini faticano a impostare il proprio gioco, soprattutto dal basso, a causa dell’efficace pressing della Spagna che resta sempre alta e ha la prima chance al 25′: bravo Donnarumma ad opporsi a Dani Olmo. Unica soluzione per gli azzurri è affidarsi al lancio lungo, quasi sempre impreciso, anche per il buon movimento della linea difensiva spagnola e per la posizione quasi da “libero” di Unai Simón. Un primo tempo di sofferenza per l’Italia che tuttavia ha l’occasione più pericolosa: al 45′ il sinistro di Emerson – servito da Insigne – è fermato dalla traversa.

MAGIA DI CHIESA, DOCCIA FREDDA DI MORATA

Una chance per parte dopo 5 minuti dalla ripresa: pericoloso Busquets – destro di poco altro sulla traversa -, ci prova Chiesa, ma tiro centrale e facile per Unai Simón. Quando sembrava che la Spagna aumentasse i giri arriva il vantaggio italiano: ripartenza degli azzurri, la palla arriva proprio a Chiesa che “alla Insigne” realizza un gol pesantissimo. Cinque minuti più tardi Oyarzabal manca clamorosamente il tocco tutto solo davanti Donnarumma. Il match si anima, Berardi al 68′ manca il 2-0. L’attaccante del Sassuolo ci riprova all’80’, destro debole. Nell’azione successiva il pareggio degli iberici: uno-due tra Morata e Dani Olmo che apre la difesa azzurra, lo juventino fa 1-1. Tutto invariato fino al 90esimo, si va ai supplementari.

ITALIA, CHE SOFFERENZA

Ritmi ovviamente più bassi ai supplementari, controllo del gioco sempre nelle mani della Spagna che va vicino al vantaggio sugli sviluppi di un calcio da fermo. L’Italia stringe i denti e tenta di appoggiarsi a Belotti, ma gli azzurri continuano a soffrire: Bonucci salva su Llorente dopo un’uscita non perfetta di Donnarumma. Spingono le Furie Rosse, i ragazzi di Mancini si difendono: si decide tutto ai calci di rigore.

SEQUENZA RIGORI

Italia: Locatelli (parato); Belotti (gol); Bonucci (gol); Bernardeschi (gol); Jorginho (gol)

Spagna: Dani Olmo (alto); Moreno (gol); Thiago (gol); Morata (parato)

TABELLINO

Italia (4-3-3): Donnarumma, Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson (74′ Tolói); Barella (85′ Locatelli), Jorginho, Verratti (73′ Pessina); Chiesa (107′ Bernardeschi), Immobile (62′ Berardi), Insigne (85′ Belotti)
A disposizione: Meret, Sirigu, Acerbi, Florenzi, Cristante Ct. Mancini

Spagna (4-3-3): Unai Simón; Azpilicueta (85′ Llorente), Eric García (109′ Pau Torres), Laporte, Jordi Alba; Koke (70′ Rodri), Busquets (105′ Thiago), Pedri; Ferran Torres (62′ Morata), Dani Olmo, Oyarzabal (70′ Moreno)
A disposizione: Sánchez, de Gea, Gayà, Fabian, Traoré Ct. Luis Enrique

Arbitro: Brych (Ger) Var: Fritz (Ger) Avar: Dingert (Ger), Gittelmann (Ger) e Dankert (Ger)
Reti: 60′ Chiesa 80′ Morata
Ammoniti: Busquets (S), Jorginho (I), Tolói (I), Bonucci (I)
Angoli: 1-6
Recupero: 0′ p.t., 3′ s.t., 0′ p.t.s., 0′ s.t.s.

Luigi Ottobre