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“Si oggi è ferragosto, dove stai?
Scommetto che stai a casa! Ho sbagliato stai a mare?”
Comunque non importa, l’importante che stai bene e ti stai riposando.
Lo so che tutti, almeno una volta, abbiamo commentato, tra una fetta di cocomero e un’altra, che questo paese è sporco, pieno di rifiuti ecc.ecc..
Ma io vorrei farvi questa domanda, ma chi sporca è di destra o di sinistra. Questo interrogativo già lo feci quando governava la sinistra a Maddaloni e tutti a darmi addosso dicendo che erano tutti di sinistra. Poi ha governato la destra e fu fatta la stessa domanda e tutti a rispondere che chi sporcava era di destra.
Quindi possiamo dire con certezza che chi sporca non è nè di destra e nè di sinistra; infatti nella storia il termine sinistra o destra non ha mai avuto un valore identitario perché l’identità di un partito era dato dai suoi astratti, dai suoi valori, programmi o ideologia. Possiamo dire che l’ideologia era il valore fondante di un partito che si candidava a risolvere le problematiche di un paese.
Tornando alla storia di qualche anno fa basta ricordarsi lo scontro epocale che anticipava la seconda guerra mondiale i fascisti da nemici diventano i compagni in camicia nera per poi ritornare nemici dei comunisti? O i socialisti che diventano socialfascisti quando si oppongono all’Unione Sovietica per poi ridiventare compagni durante il fronte popolare del 1948 alleati con il Pci, e diventare al soldo degli americani quando si alleano con il Psdi per iniziare la stagione del centrosinistra? Queste dimostrazioni di ricordi storici servono a racchiudere come nel nostro Paese una forte cultura identitaria si configurava o con valori che ne davano il senso di un’appartenenza per i socialisti o con un’ideologia che ugualmente per i comunisti era il senso profondo della loro appartenenza.
Questa manifestazione destra/sinistra in Italia si caratterizza con la nascita del sistema maggioritario, e con la scomparsa dei partiti democratici della Prima Repubblica per via giudiziaria.
Un altro paradosso di questa falsa rappresentazione della realtà è data dalla politica a livello cittadino, nei nostri comuni: aggiustare in quella strada una buca, far funzionare la macchina amministrativa, eliminare il malaffare, sveltire le pratiche, raccogliere i rifiuti sono cose di destra o di sinistra? Sono atti amministrativi legati al buon senso, alla razionalità del vivere comune.
A Maddaloni questa dualità tra destra e sinistra ha fatto crescere una classe politica impreparata, senza arte e ne parte, perché per essere candidati si richiedeva da che parte stare, senza la dovuta partecipazione dei cittadini che la democrazia richiederebbe come controllo sugli eletti. Questa dicotomia ha avuto una conseguenza a cascata sui cittadini determinando comportamenti di demotivazione ed impoverimento culturale.
Per terminare voglio dirvi che non è un caso che alcuni movimenti come il Movimento 5Stelle siano in crescita, perché nonostante ci sia chi cerca di etichettarli come fascisti, populisti ed estremisti, le loro parole d’ordine affrontano problemi concreti dei cittadini e non si nascondono nelle vuote appartenenze dicotomiche. Non lo so se la soluzione di un ciclo di sano civismo (da liste civiche) possa ripresentare al Paese un insieme di valori per la ricostruzione di partiti che possono proporre progetti ed ideali per il futuro del Paese. Comunque chi sporca ha la stupidità innata e la stupidità appartiene al genere umano ed è diffusissima ovunque; anche se a sinistra o a destra si preferisce pensare che sia più diffusa a sinistra o a destra, certo non è mai provato! Per di più anche persone molto intelligenti possono avere delle zone cieche, degli ambiti circoscritti di stupidità di cui non hanno sentore.
Tutto questo spiega come esistano pregiudizi a destra e a sinistra, anzi tipici pregiudizi dell’una e dell’altra parte
Insomma se questo stato di cose non ci piace, non possiamo chiamarci fuori, dipende anche da noi.

bocchetti