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Inaugurazione dell'anno scolastico 2012/2013 alla Scuola Elementare Gabelli, Torino, 12 settembre 2012 ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO
Il suono della prima campanella non si scorda mai. Auguri ragazzi, tocca a voi. Abbiate fame e non siate mai sazi di cultura, perchè la saggezza, coaudiuvata dall’umiltà, vi porterà al compimento di un percorso intrapreso, una meta a molti ancora sconosciuta e che andrà a delinearsi con tempo, con la capacità, con la volontà ed il sacrificio.
Il pensiero va agli esordienti, ai bambini che per la prima volta indossano il grembiule con il fiocco rosso della prima elementare, con la cartella appena comprata dei loro personaggi preferiti, probabilmente eroi dei cartoni animati, con l’astuccio pieno di matite ben temperate e le penne, magari quelle che hanno il tappo con la gomma per cancellare gli errori. Si inizierà con la letterina A di amore, con i numerini, le prime addizioni e sottrazioni, imparerete che l’italiano è una lingua assai complessa e difficile ma, probabilmente anche la più affascinante, ricca di storia e letterati che l’hanno resa unica.
Dai bambini della prima elementare, ai ragazzini di prima media il passo è breve. Saranno tre anni molto particolari, ove le distrazioni dei primi amorini andranno a sostituire le cotte estive e l’acne abbonderà sui vostri visi ancora da bambini. I professori sostituiranno i maestri e l’insegnamento diventerà più incisivo. Le matite ed i colori vi serviranno per le materie artistiche o tecniche e non ci sarà più tempo e spazio per il disegnino alla mamma e le letterine per la festa del papà. Col tempo capirete che, quel professore che urla e sbraita per la vostra mancata attenzione e che oggi è il vostro nemico più acerrimo, sarà stato un ottimo insegnante e le sue urla, erano a fin di bene e saranno state importanti per il vostro futuro.
L’esame di terza media vi catapulterà in una dimensione già ben definita e la prima scelta, ossia quella inerente all’indirizzo della scuola superiore, è il primo banco di prova, o meglio di responsabilità. Magari in questa scelta, c’è sempre bisogno dei genitori, non si è mai grandi abbastanza, figuriamoci quando si è ancora teenagers. Ma inevitabilmente avete un cammino che non sarà necessariamente già segnato, ma sicuramente per molti è stato decisivo. Chi frequenterà il liceo classico non farà il ragioniere e tu che stai occupando il banco all’istituto pedagogico o linguistico, non diventerai un geometra.
Ma non vi scoraggiate mai, questi sono gli anni più belli della vostra vita, affrontateli con serenità e con il sorriso… perchè rimpiangerete questi momenti che vi sembrano difficili ma che in realtà sono dolci a così resteranno nella vostra mente quando li ricorderete con tanta nostalgia.
Dario Bocchetti

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