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Forse mai come stavolta, i dipendenti della Cementir temono la fine.
I dieci licenziamenti proposti e la non prosecuzione dell’attività estrattiva del gruppo di Caltagirone, sono preoccupazioni che attanagliano l’intera azienda.
Questo lo sfogo di Salvatore Nappo, dipendente del Gruppo Cementir:
“La politica serve quando risolve i problemi della gente in carne ed ossa 200 licenziamenti proposti dal Gruppo Cementir Caltagirone su un totale di 700, 1/3, a livello di gruppo; la vicenda maggiore è quella in cui versa lo stabilimento di Maddaloni non tanto per i 10 licenziamenti proposti ma per quanto riguarda la prosecuzione dell’attività di estrazione, AUTORIZZATA DALLA LEGGE, fino al 31 Luglio 2017, cioè domani per una fabbrica come la nostra, ma che di fatto non si è conclusa perchè abbiamo altri 3,5 anni di lavoro per estrarre quello che la LEGGE ci ha concesso, chiediamo sostegno alla città, alla politica regionale cui spetta l’approvazione del DDL regionale di proroga per finire il programma di escavazione, questa città se perde altri 180-200 posti di lavoro muore definitivamente. La politica del ping ping fra commissioni regionali non la tollereremo, non si gioca sulla pelle dei lavoratori, e così come gli altri 4.000 di tutta la Campania, tutte le attività estrattive con concessioni approvate ma con i progetti in scadenza temporale………..chiediamo solo quello che la legge ci ha concesso……..ossia chiediamo di poter continuare a portare lo stipendio a casa………..in questo il PD ha una grossa responsabilità……….visto che le due presidenze della 4° e 7° commissione regionale sono in capo al PD……allora che dite dobbiamo morire sulla vostra demagogia elettorale……..le elezioni sono finite………le avete vinte e adesso tutelate i lavoratori di tutto il comparto…………..4.000 addetti in Campania senza contare l’indotto…….arriviamo a oltre 8.000 persone, famiglie, uomini e donne che vi faranno saltare il culo dalle vostre danarose poltrone regionali……….stamani lo diremo al presidente e/o al vicepresidente della regione quale proponente del DDL di proroga…..sciopero a Napoli sotto il “palazzo” della giunta regionale per difendere i ns. diritto al lavoro……caro PD non hai fallito…..sei fallito…….
La politica serve quando si fa carico dei più deboli….abbiamo incontrato, stamani, a palazzo S. Lucia il resp. della segreteria politica del Presidente della Giunta Regionale, dr. Cimmino, delegato dal vicepresidente Bonavitacola, nella vertenza del DDL di proroga delle attività di estrazione del comparto cave e cemento della Campania. La vicenda dello stabilimento Cementir di Maddaloni si interseca in questa vertenza che assume, come è di fatto, un carattere regionale. Il vicepresidente della giunta si è reso disponibile ad un incontro per la prossima settimana con i lavoratori e le OO.SS per dirimere in maniera costruttiva la vicenda proroga…….che ripetiamo non significa nuovi buchi e nuovi fronti di estrazione…..significa poter continuare a lavorare su quello che la legge ha concesso nel 2015 non solo a Cementir ma a tutte le attività estrattive della regione…tutte in scadenza temporale dei progetti autorizzati…..sarebbe un paradosso che il governo regionale, proponente il DDL di proroga, sia ostaggio di un ping pong tra “politici” ed “ambientalisti”, senza se e senza ma, che giocano sulla pelle di migliaia di lavoratori e famiglie campane…….il lavoro è un diritto come lo è l’ambiente, siamo i primi a ribadirlo con forza, ma farlo senza criterio oggettivo è puro elettoralismo ad ogni costo……noi non giochiamo….sul lavoro e sul rispetto delle normative ambientali NON si scherza é in ballo il futuro di migliaia di lavoratori che non consentiranno una macelleria sociale in una regione che già di per se ha già un presente, in termini di lavoro, precario ed un futuro ancora più nero non lo consentiremo
siamo fiduciosi che la politica ed il governo regionale si prenda le sue responsabilità, questo è il suo dovere, difendere il lavoro; altrimenti è aria fritta e coloro che non lo hanno capito o fanno finta di non capire sono solo megalomani e “ambientalisti” col culo degli altri. La vertenza è in corso, sappiamo che è difficile ma, se tutti dimostreranno senso di responsabilità allora la politica serve altrimenti siete solo dei pagliacci”

bocchetti