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Riceviamo e pubblichiamo l’intervento della consigliera comunale Gaetana Crisci con cui ha motivato la sua dichiarazione di indipendenza dalla lista “Con De Filippo sindaco”. Pubblichiamo l’atto politico che ha scosso la maggioranza animando un un forte dibattito. “Maddaloni, 29 novembre 2018.
” Sindaco, Assessori, colleghi consiglieri, cittadini intervenuti è trascorso poco più
di un mese dal mio insediamento ufficiale in consiglio comunale. Ricordo bene
quel momento, mi insediai con l’ansia del bambino al suo primo giorno di scuola,
con il peso di chi era stato sulle testate dei quotidiani perché “surrogata” di un
consigliere condannato per un reato verso cui avevo sempre mostrato una certa
sensibilità ed io, che mi sentivo tanto piccola quanto inadeguata rispetto a chi
ritenevo fosse veterano della politica, iniziai, nonostante tutto, a misurarmi con
un mondo che fino a quel momento mi apparteneva solo a metà. La mia
decisione non è certo maturata in 30 giorni ma è stata frutto di un percorso
iniziato con entusiasmo e poi portato avanti nella delusione già durante la
campagna elettorale, confermato nei 5 mesi di insediamento di questa
amministrazione e da ultimo in questo breve periodo di consumate prove di
convivenza. In questi giorni ne ho sentite tante ma una dichiarazione mi ha
molto colpita e tengo a condividerla con voi, cito testualmente: “lei ricopre un
ruolo che non le appartiene, ma che ha avuto per grazia ricevuta da San
Giuseppe” evidentemente alludendo al consigliere dimissionario il cui nome di
battesimo è proprio Giuseppe, e pensare che io ero convinta di essermi
insediata a seguito dell’ordinario espletamento della funzione giurisdizionale di
Giudici che onorando la loro funzione avevano garantito GIUSTIZIA, forse chi si
lascia andare a certe affermazioni condivide o ha condiviso in passato lo stesso
status civitatis di chi si rende dissidente nei confronti della legge , ma prendo
atto e ormai non mi meraviglia più nulla in questa meravigliosa città. È trascorso
poco più di un mese da quel 23 ottobre, un mese che ha visto sopire e attenuare
lo spirito intrepido di una giovane donna, “pasionaria” del diritto e dei diritti, e
che ha lasciato il passo, più di una volta, al buon senso e alla responsabilità,
nonostante abbia sempre cercato di mantenere una sua identità e di tenere
fede agli impegni presi con i suoi elettori. Ho sostenuto il programma politico
dell’attuale Sindaco Andrea De Filippo, perché tra i candidati alla competizione
elettorale, ritenevo fosse e ritengo tuttora sia, la persona con più esperienza e
competenze tecniche in grado di prendere in braccio questa città morente. Mi
sento fortunata, perché nei mesi, lontana da questo civico consesso, ho potuto
osservare in maniera critica e da terzo l’azione amministrativa, insieme agli altri
candidati che nonostante si fossero spesi in tema di consenso e sostegno a
supporto di questa coalizione non erano riusciti a sedersi tra questi banchi per
rappresentare le istanze del corpo elettorale. Non solo, mi sento fortunata,
perché ho avuto modo di mettere in atto una serie di procedure, garantite dalla
legge al cittadino in quanto tale, per sollecitare l’amministrazione a prendere in
carico piccoli problemi che potevano certo migliorare la qualità di vita di parte
della comunità e ho dovuto mio malgrado constatare che una volta nelle stanze
del palazzo, i signori nei loro poderi e i vassalli nelle loro stalle. Seppur abbia
riconosciuto pubblicamente meriti a questa amministrazione, non posso non
rendere noto, in questa sede, ad onor del vero, di non aver condiviso altre azioni
amministrative, politiche e politico – amministrative. Provengo da un quartiere
maddalonese, in cui in coro, hanno preferito Lei Sig. Sindaco ad altri e a cui
sarebbe bastato davvero poco per recuperare un minimo di fiducia nelle
istituzioni: una piccola testimonianza, un piccolo gesto di vicinanza, presenza,
impegno pubblico. Testimonianza che non è arrivata, anzi, più di una volta, con
sommo dispiacere ho dovuto mio malgrado giustificare dichiarazioni che il
primo cittadino aveva reso ufficialmente e che avevano offeso la sensibilità di
quei cittadini che si trovano purtroppo a vivere nell’indifferenza di tutti non
certo da oggi, ma da anni. La mia azione politica propositiva è stata
costantemente improntata alla presa di coscienza non di cosa avessi fatto, ma
del risultato che avrei voluto conseguire e non avevo purtroppo ottenuto.
Personalmente, posso affermare, senza timore di essere smentita, di aver agito
con onestà morale e senza mai e sottolineo mai essere mossa da interesse
personale. Ho sempre cercato di dare il mio contributo fattivo senza far mancare
mai il personale sostegno a questa maggioranza a eccezione di rari casi in cui ho
avuto legittimi dubbi o perplessità su determinati atti amministrativi. Non
sapevo che in un Paese democratico, dovessi chiedere il permesso per palesare
un mio personalissimo pensiero, ma prendo atto anche di questo. Devo
ricordare quotidianamente, a me stessa, la funzione che un consigliere è
chiamato a svolgere nell’interesse dell’intera comunità e adeguare le mie scelte
e i miei comportamenti a questo impegno, da cui non posso e soprattutto non
voglio prescindere. Ha ragione Sindaco, quando afferma che i cittadini delle
periferie sono cittadini maddalonesi e che è piuttosto nel loro spirito “sentirsi
diversi”, infatti io come loro mi sento diversa non perché mi vesto di vittimismo
anzi, mi sento come loro diversa perché nonostante tutto giustifico, aspetto e
cerco di mediare la rabbia con la consapevolezza che per i miracoli bisogna
ancora attrezzarsi. Io sogno una politica non fatta di personalismi, una politica
che avvicini con entusiasmo i giovani al comune sentire, così come lo è stato
anni fa per me; sogno una politica fatta di presenza, partecipazione e
testimonianza. Coltiverò questo sogno con perseveranza e coraggio dentro ma
soprattutto fuori questo civico consesso. Svolgerò il mio mandato con profuso
spirito di servizio, con coerenza e impegno, linearità e trasparenza, con
responsabilità e con indiscussa cooperazione verso questa maggioranza, ma è
mio dovere farlo sin da ora da Consigliere Indipendente. Siederò e mi preme
ribadirlo in questa Aula senza preconcetti e sostenendo le azioni che questa
maggioranza porterà avanti con trasparenza e per il bene di questa Città.
Sapete, il 18 ottobre c.a. ricevetti una telefonata, ricordo bene la data perché si
festeggiava San Luca e io avevo a casa amici e familiari che furono involontari
testimoni di quella conversazione. In quella circostanza , qualcuno senza troppi
giri di parole e con toni anche sui generis, mi disse che la mia non era politica,
che io non avrei mai fatto politica e che vivevo su un altro pianeta. Quella
telefonata non mi lasciò indifferente e ci ho messo un po’ a metabolizzare il
tutto, ma oggi che ho riacquistato la mia serenità mi sento di regalare a quel
qualcuno e a quanti la pensano come quel qualcuno un pensiero da “amica”: la
politica, quella pura è passione, sentimento, emozione… peccato non tutti
sappiano raccontarla, peccato ancora di più non tutti siano in grado di ascoltarla.
Tanto era dovuto per mia onestà morale ed intellettuale e per questo ringrazio
della parola accordatami.
Gaetana Crisci.”

bocchetti