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“Con Decreto N. 99 DEL 14.12.2018 è stato approvato il Piano triennale 2019-2021 di sviluppo e riqualificazione del Servizio Sanitario Campano e con la delibera della Giunta Regionale n. 893 del 28/12/2018 si è dato atto che il citato Decreto Commissariale è stato trasmesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero della Salute per il conseguente accertamento dell’adeguatezza del Piano medesimo e la sua approvazione da parte del Consiglio dei Ministri. Inoltre, dopo i dovuti accertamenti, la Regione avrà 12 mesi per approvare il Piano e dare allo stesso carattere di esecutività. Quindi l’Ospedale di Maddaloni è sì in pericolo ma abbiamo tempo a sufficienza per difendere i diritti di questo territorio. Questa è una considerazione che faccio alla stregua degli allarmismi degli ultimi giorni che si sono propagati attraverso i mezzi di comunicazione e che hanno scatenato polemiche politiche che continuano a non fare del Bene a questo territorio. Nel Piano è previsto un ampliamento dell’ospedale di Marcianise e un declassamento del nostro nosocomio. Ora non è mia competenza stabilire se Marcianise abbia i requisiti per servire oltre 200.000 utenti, è un accertamento che verrà espletato dal Ministero della Salute. Certo è che Maddaloni per recuperare dignità deve necessariamente “riguadagnare” credibilità soprattutto dal punto di vista istituzionale. È inevitabile riconoscere che certe scelte di dimensionamento sono state conseguenza di uno stato strutturale fatiscente in cui tuttora versa l’ospedale di Maddaloni, nonostante fossero state confermate, anche dagli uffici dell’Asl di competenza opere di ristrutturazione e adeguamento. Già il dislocamento dei reparti di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria nel 2014 presso l’Ospedale di Marcianise comportò un grave depauperamento per il nostro territorio e in quella occasione si addusse come giustificazione anche il fatto che avremmo trovato giovamento dal costruendo nuovo Policlinico della Sun con i suoi 350 posti letto. Ma ieri, come oggi, a farne le spese sono i cittadini che dovrebbero avere una sanità più efficiente, un ospedale che sappia accogliere e curare in modo adeguato a quanti vi afferiscono, senza subire trasferimenti presso altre strutture con tutti i disagi che ciò comporta per sè e per i propri familiari. La dialettica fine a sé stessa non porta alcun risultato. E le provocazioni politiche men che meno. Si organizzi subito un tavolo tecnico in Prefettura con i Vertici dell’ASL di Caserta e la Regione. Si provveda nell’immediatezza a sollevare la questione, adducendo tra le motivazioni anche le violazioni del DM 70/2015, dinanzi al Comitato tecnico sanitario istituito presso il Ministero della Salute che si preoccupa anche di verificare lo stato di attuazione dei programmi di adeguamento degli ospedali e vigila sul funzionamento dei meccanismi di controllo a livello regionale e aziendale. Si invochi, a tutela del bene della nostra comunità, il famoso principio di sussidiarietà sancito costituzionalmente all’art. 5. Si chiamino a raccolta le associazioni, i comitati, i parlamentari e i consiglieri regionali che ci considerano solo bacino di consensi elettorali e si faccia fronte comune. Mi auguro che il primo cittadino convochi nell’immediato un Consiglio comunale, magari aperto, primo passo per dimostrare che si cerca non solo un appoggio nella “emergenza” dalla minoranza e dalla cittadinanza, ma che ci sia volontà di cominciare a rispettare le diverse posizioni riguardo al modus operandi di questa maggioranza. Non abbiamo bisogno della rievocazione di tanti “Masaniello”, ma di una istituzione credibile che sappia dare alla nostra città le risposte che merita.”
Maddaloni, 6 gennaio ’19
Consigliere comunale
Dott.ssa Gaetana Crisci

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