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Il ritorno tra i banchi di scuola in questi primi giorni del 2019 è stato freddo come non mai. In molte scuole della provincia si è assistito ad una vera e propria rivolta dei genitori, soprattutto per i cicli di istruzione dell’infanzia o della primaria. Anche laddove i termosifoni sono ripartiti il giorno 7, le aule avevano temperature gelide, visto i giorni passati e vista l’accensione dei riscaldamenti in contemporanea con l’ingresso degli alunni.

All’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” di Cancello Scalo le cose sono andate così o quasi. In effetti in tutte le aule dell’infanzia i termosifoni sono ripartiti giorno 7 e col passare delle ore i locali sono andati via via riscaldandosi. In altre, invece, particolarmente alle elementari si è avuto un funzionamento alterno con le caldaie che spesso andavano e tuttora vanno in blocco. Ovviamente in un Comune (San Felice a Cancello) in pieno dissesto finanziario e politico la risposta non è mai amministrativa; le casse dell’Istituto come sempre sono in rosso. Ed è così che la Dirigente Scolastica prof.ssa Maria Cristina Bottigliero e la Dirigente dei Servizi Generali Amministrativo hanno acquistato in proprio (di tasca propria, quindi) tre termoconvettori, ovvero tutti quelli trovati nei negozi vicini. Ovviamente i genitori non si sono fatti attendere e invece di generare proteste, giuste per carità, ma poco proficue visto che “senza soldi non si cantano neppure le Messi”, ha fornito ulteriori termoconvettori per consentire anche agli alunni delle primarie la ripresa delle attività scolastiche.
Nel 2019 alla “Aldo Moro” di Cancello Scalo il freddo si combatte in proprio. Preside, Segretaria, Genitori: presenti; Comune, assente come sempre.
A. R.

Redazione On Line