MADDALONI- La messa all’asta sembra inevitabile. Ma la vendita all’incanto dell’ex caserma Annunziata è congelata: le procedure diventeranno esecutive dopo la chiusura dei cantieri di messa in sicurezza prevista per marzo prossimo. Ne parliamo con l’on. Antonio Del Monaco che condurrà un’ispezione ai cantieri.
Il futuro è un’incognita?
Innanzitutto, il futuro prossimo prevede la messa in sicurezza urgente. E fino a quel momento, il complesso non sarò alienato in alcun modo.
Farà la sua ispezione?
Certamente, ma contestualmente all’avanzamento e chiusura dei lavori.
La mano pubblica, a partire dal Comune, può ancora avere un ruolo di primo piano?
Deve avere un ruolo di primo piano. E c’è tutto il tempo per recuperare quanto è stato trascurato in questi anni.
In che senso?
Il complesso, al di là delle disavventure statiche e dei problemi o conflitti di competenza, non ha ancora una destinazione d’uso finale possibile.
E quindi?
Se il Comune redigesse un progetto capace di concepire la struttura come un incubatore o luogo da destinare a funzioni culturali e formative allora, leggi alla mano, potrà entrare in possesso del contenitore a condizioni agevolate facendo valere la funzione di pubblica utilità
Per capire non basta semplicemente fermare i degrado. Bisogna concepire un riutilizzo a vantaggio della collettività?
Si. Ma con una funzione socio-culturale. Questa è la vera sfida che si apre per la città, l’amministrazione e il territorio tutto.
Non servono i soldi ma le idee?
Esattamente. Non servono solo i finanziamenti ma innanzitutto progetti sostenibili per dare un ruolo socialmente vantaggioso alla struttura su misura delle esigenze della nostra comunità Ripeto questo è un esame di maturità da sostenere già dai prossimi mesi. Anzi da subito.