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MADDALONI- Toccata quota 67 per cento di “raccolta indifferenziata”. I rifiuti sono raccolti ma la quota di “raccolta differenziata” è sotto il 35 per cento. Si lavora ancora molto, e quasi esclusivamente alla rimozione, che alla differenziazione. Se la filiera dell’igiene urbana non funziona in maniera ottimale, resta un dato inquietante: gli utenti maddalonesi non differenziano i rifiuti. O comunque la quantità di materiale abbandonato alla rinfusa, non nei giorni prestabiliti, non a domicilio nelle aree di raccolta resta il volume prevalente. La disorganizzazione sommata al rifiuto di ogni forma di regola e regolamentazione costano. Senza un incremento di differenziata non scende il costo complessivo. E in dettaglio, sono in aumento gli importoti per il conferimento in diucarica e della frazione umida. Il combinato disposto è clamoroso: senza una svolta, in tempi rapidi, la Ta.ri. è destinata ad essere ritoccata la rialzo. E qui si innesca un altro argomento scabroso: il 45 per cento degli utenti non è in regola con i pagamenti. Quindi, sommando gli effetti dell’elusione dell’evasione fiscali con lo smaltimento abusivo, clandestino o non in regola, i costi salgono inevitabilmente. Insomma essere furbi, sul lungo periodo, non conviene: si paga di più e si sta peggio. Tranne se si consideri lo scaricare i costi e i rifiuti sulle tasche del vicino o nella strada di periferia sia considerata una virtù. Ma anche questa è una strategia da poveracci e di corto respiro.

Redazione