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MADDALONI- Supplemento di indagini tecniche per il “Ponte Vapore”. Dopo le ispezioni visive e strumentali, con annessi carotaggi all’impalcato e ai muretti laterali, partono anche le ispezioni alla zona sottostante e quindi alla massicciata ferroviaria. Toccherà ad una azienda specializzata fare le prove di carico e quelle di esercizio del manufatto a partire dalla fondamenta. Si tratta di tre step o tre test, della durata di quattro ore, che si potranno svolgere solo in concomitanza con l’interruzione della circolazione ferroviaria. Per questo, Rfi sta programmando una verifica notturna oppure la sospensione dei transiti dei convogli merci. Da questo ennesimo e fondamentale analisi, mai fatta prima, scaturirà la schesda tecnica esaustiva sullo stato di salute dell’infrastruttura. E solo dopo, dati mano, la programmazione dell’intervento di adeguamento, manutenzione ordinaria e straordinario e messa in sicurezza. Nel frattempo, il Comune e Rfi si apprestano a sottoscrivere la convenzione sulla gestione dell’infrastruttura. Calendario alla mano, saranno necessarie ancora altre settimane. Ma sempre calendario alla mano e senza tema di essere smentiti, se si porterà a termine la fase ispettiva e quella di intervento, davvero si scriverà la storia. Nel senso, che si mette mano ad un manufatto mai adeguato dal lontano 1944. Mai sottoposto ad un’analisi statica completa ed esaustiva e mai messo in sicurezza. Insomma, cose mai viste prima. Una rivoluzione cioè passare dall’abbandono e incuria alla manutenzione gestione trasparente con attribuzione di responsabilità e competenze.

Redazione