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La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, pochi giorni fa, ha disposto il sequestro di dodici pozzi utilizzati per uso domestico e irrigazione nel territorio di San Nicola La Strada (CE), in località “Piscina Rossa”. In questi pozzi è stata riscontrata una severa contaminazione da metalli pesanti, in particolare da Arsenico, sostanza ad elevata tossicità; inoltre, a seguito dei carotaggi eseguiti in loco, sono stati rinvenuti grossi quantitativi di amianto. Dalle indagini anche di natura storica, è emerso che la contaminazione da Arsenico risale all’epoca in cui l’ex Opificio Saint
Gobain utilizzava l’area per sversare le acque residue del processo industriale di lavorazione del vetro; è stato assodato altresì che più soggetti, tra cui enti pubblici, conoscessero da anni questa “bomba ecologica” e non avessero assunto alcuna iniziativa utile a farvi fronte. Ancora una volta un disastro ambientale nella nostra martoriata terra. Non possiamo far finta di
niente chiudendo gli occhi e tappandoci il naso. Siamo dei criminali che stanno lasciando alle generazioni future un habitat inquinato e forse senza soluzioni di bonifiche. Quello che più rattrista è che tutto ciò sembra così lontano da noi e facciamo finta che non esista sotto i nostri piedi o in ciò
che mangiamo e beviamo. Bisogna alzare il tiro sulla cura dell’ambiente andando oltre il semplice discorso repressivo, ma sviluppando realmente un percorso culturale che abbia come pilastri fondamentali la promozione alla salute e la prevenzione.

On. Antonio del Monaco

Redazione