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MADDALONI- “Maddaloni nel Cuore” è un cantiere aperto. Il movimento politico transpartito, che è anche  il primo gruppo in Consiglio Comunale, è alle prese con la strutturazione interna. Ad oltre un mese, dall’ultima assemblea parliamo con Franco D’Angelo sullo stato del nuovo percorso politico. L’ex sindaco, insieme al prof. Angelo Santonastaso e altri ancora, stanno collaborando con il sindaco Andrea De Filippo per far nascere il nuovo corso.

Allora, a che punto è questo mutamento genetico di “Maddaloni nel Cuore”?

Non è affatto un mutamento genetico. Semmai l’esatto contrario: si vuole strutturare un percorso politico che, nel tempo, da progetto e proposta è diventato anche impegno amministrativo totalizzante.

Facciamo un passo indietro. Perché strutturare un movimento transpartitico che, per sua natura, è fluido?

Il tutto nasce da una esigenza concreta: nessuna confusione deve essersi tra la politica o il momento dell’impegno politico e l’attività amministrativa. Due dimensioni che sono contigue ma non sovrapponibili. La politica ha le sue regole, le sue liturgie e i suoi impegni che sono diversi da quelli amministrativi, a volte anche profondamente diversi nei tempi e nei modi. Separare i due momenti significa ottimizzare le risorse e le energie. Pertanto, serve un’organizzazione non burocratica che faciliti la vita e migliori l’impegno del movimento.

Cosa intendete per strutturare?

Impistare uno statuto (che è in fase di redazione), individuare un coordinatore e dei quadri dirigenti.

Insomma, una forma che richiama quella di un partito?

Assolutamente no. Il movimento si organizza ma resta movimento nel senso più pieno e autentico del termine: aperto alla sua missione originaria di richiamo e sensibilizzazione delle migliori forze della città per metterle al servizio di un progetto di governabilità e riscatto della vita civile e democratica maddalonese dopo anni bui. Il movimento sia chiaro non è contro i partiti ma è al di là dei partiti affinchè non si perda di vista l’obiettivo degli obiettivi: rivitalizzare e il tessuto connettivo della nostra comunità.

Ma in concreto, cosa sta succedendo?

Si sta lavorando allo statuto. Poi si individuerà una sede e infine si sceglieranno gli organismi gestionali. Entro la primavera il traguardo potrebbe essere raggiunto senza affanni.

Redazione