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MADDALONI- Maddaloni si candidata, sempre e comunque, ad ospitare una piattaforma di compostaggio. Anche il sindaco Andrea De Filippo ha formalizzato la candidatura ufficiale all’Ambito territoriale ottimale (Ato) ad ospitare un «impianto di trattamento della frazione umida dei rifiuti biodegradabili». Si tratta in concreto di scarti di cucina e mensa (Cer 20018); tutte le tipologie di rifiuti biodegradabili propriamente detti (Cer 200201) e anche dei residui della pulizia stradale (Cer 2002303)».

Sindaco crede che Maddaloni abbia il sito idoneo?

Il territorio ha tutte le condizioni logistiche adeguate. Ma non ragioniamo di ipotesi ma sulla base di uno studio costi-benefici particolarmente favorevole.

Tipo?

Visti i costi di gestione, i vantaggi e il ristoro, l’impatto contenuto (esalazioni eventuali e incremento del traffico veicolare), possiamo contribuire alla chiusura virtuosa del ciclo dei rifiuti con una candidatura seria per la produzione di compost di qualità.

Già c’era stata una candidatura, avanzata alla regione, per il digestore anaerobico. Cosa c’è di diverso ora?

In passato era stato chiesto alla Provincia di certificare l’idoneità ambientale dell’area circostante il termovalorizzatore di Acerra (località Pantano) o in il sito dell’ex Foro Boario all’incrocio della varante Anas Maddaloni-Santa Maria C.V. e la ex ss 265.

Invece voi a cosa pensate?

Siamo persuasi che optare per l’ex Foro Boario (vicino all’area abitata e appena bonificato) non abbia senso. L’area idonea c’è ed è al confine con Acerra.

Stiamo parlando quindi solo di località Pantano e dintorni?

Più o meno. Qui per le infrastrutture, la viabilità, lo logistica e a preesistenza di altri impianti di trattamento dei rifiuti sussistono proprio tutte le condizioni idonee. Idonee anche per ottimizzare il ciclo dei rifiuti e portare indubbi vantaggi al territorio.

Crede che tale opzione possa essere avversata?

Veramente mi risulta che, in passato e non solo, questa opzione abbia riscontrato un consenso unanime trasversale persino dei Verdi e degli ambientalisti.

Redazione