00 2 min 5 anni

MADDALONI- Ufficio del Giudice di Pace di Maddaloni, sulla carenza di manutenzione interviene il sindaco Andrea De Filippo. Buone notizie e note dolenti nel secondo anno di riapertura che registra una crescita importante degli «affari giudiziali» e un crollo del livello di manutenzione. Su quest’ultimo aspetto il Comune di Maddaloni non si sottrae al confronto.

Sindaco la situazione è paradossale: grandi sforzi per la riapertura, ottimi risultati e zero manutenzione. Come lo spiega?

Corre l’obbligo spiegare agli utenti due cose essenziali: l’ente che guido ha ottemperato a tutti gli obblighi (finanziari e amministrativi). Lo stesso non si può dire degli enti che compongono il consorzio intercomunale a cui aderiscono anche Cervino e Valle di Maddaloni.

Può essere più preciso?

Da accordi sottoscritti la manutenzione delle aree verdi, sempre gestita dal consorzio intercomunale, è affidata al comune di Cervino che, in parte e sporadicamente, ha garantito il servizio. Ma non nelle forme e nei modi stabiliti. E certamente non tutte le volte che ce ne era bisogno. Lo stato del verde parla da solo.

E’ l’effetto del commissariamento di quel comune?

I commissari prefettizi svolgono le medesime mansioni dei sindaci eletti. Questa non è una scusante e o una giustificazione semmai la prova provata di un’omissione. Dico di più: abbiamo più volte sollecitato l’attività di manutenzione con risultati pari a zero.

C’è bisogno di una rivisitazione degli accordi intercomunali?

C’è la necessità che gli enti che hanno aderito al consorzio tengano fede agli accordi sottoscritti che non possono solo essere annunciati e non praticati. Così non va. E’ chiaro che saremo costretti ad una verifica in itinere e che il Comune di Maddaloni non può non valutare la consistenza degli impegni che sostiene da solo. Non sto parlando di un disimpegno ma della verifica della tenuta degli accordi sottoscritti tre anni fa.

Redazione