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MADDALONI- “Basta con post, comunicati stampa e manifesti ridicoli”. L’opposizione dura di “Alternativa per Maddaloni” bacchetta tutti. Il portavoce Gaetano Correra è drastico: “La città attende, da tutti e dico tutti, ben altre risposte e su questioni molti più qualificanti e serie. La guerra tra comari, la mobilitazioni delle fazioni e i cori delle tifoserie non hanno nulla a che vedere con la politica, con i problemi del territorio e anche con le questioni giudiziarie in corso”. Bastonata la maggioranza del sindaco De Filippo e pure l’opposizione.

Alternativa per Maddaloni sceglie la terza via: la bastonatura bipartisan?

In quanto portavoce di Alternativa per Maddaloni non posso non prendere le distanze distanza da questo modo di intendere l’impegno politico: con le curve da stadio non si fa politica e non si serve il territorio. Più si grida, più salgono i decibel e più ci si allontana dalle cose concrete e meno si hanno cose da dire. La rissa è inversamente proporzionale alla competenza e alla capacità di dare risposte vere a problemi cruciali.

Ma a proposito di problemi cruciali, quale è la vostra posizione sulla vicenda giudiziaria e il rinvio a giudizio del sindaco?

Abbiamo già espresso il nostro pensiero lo scorso dicembre: credo e penso che Andrea De Filippo, per storia, cultura, operato e visione della vita sia estraneo a certi addebiti. E personalmente sosterrò questa tesi fino a prova contraria che, al momento, non c’è. Ma la mia resta invece un’opposizione radicale al sindaco che non è giudiziaria bensì tutta politica.

Può essere più preciso?

Io credo che il sindaco De Filippo debba dimettersi per motivi politici e amministrativi. E mi spiego: dopo otto mesi di sindacatura ha fallito praticamente in tutti i campi. Ha fallito nell’approccio ai problemi urgenti della città. Ha fallito nella gestione delle priorità. Ha fallito nel merito e nel metodo per questo si deve dimettere non per altro. Si deve dimettere per quelle ragioni che nessuno osa contestargli a partire da chi oggi abbaia alla luna.

Nel merito e nel metodo, tradotto in pratica?

Nel metodo ha fatto e continua a fare errori gravissimi: non si può avviare una discussione sul Puc, una trattativa fondamentale con Rfi come se fosse una questione quasi privata. Senza coinvolgere, informare o chiedere il contributo anche alle opposizioni. Un fatto gravissimo e senza precedenti. Nel merito, è assolutamente grave che non si discuta su cosa fare e cosa stia accadendo circa la casa comunale crollata. Nulla di nulla si è fatto sull’ospedale ad eccezione delle solite polemiche sterili. Il sindaco, già dallo scorso settembre, si è rifiutato di avviare una mobilitazione per il locale nosocomio. E questo è oltremodo grave. E che dire sulla trattativa con l’Interporto di cui non si conoscono i dettagli. Incredibile, poi il flop della riorganizzazione del servizio Nu. E potrei continuare per ore con mille altri esempi a partire dalla catastrofe gestionale della macchina comunale. Non ci preoccupa quindi l’aspetto giudiziario: siamo preoccupati per motivi politici quelli taciuti da tutti gli altri. Pertanto, per oggettiva inadeguatezza politica e amministrativa questo sindaco deve dimettersi. Basterebbe questo.

Redazione