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La tutela ma anche la messa in sicurezza degli alberi, e in particolare di quelli monumentali, val bene un confronto serrato. Di più, una sana polemica. Quantunque a distanza, continua il confronto tra Alfonso Formato (segretario cittadino Pd) e il sindaco Andrea De Filippo sull’abbattimento dei sei pini secolari di via Campolongo. In Pd aveva parlato di “scelta amministrativa scellerata”. Il sindaco ribattuto: “Accusa infondata, Nessun intervento del Comune”. Adesso, Alfonso Formato con il piglio da avvocato rifà le pulci al primo cittadino.

Ora, sottolinea, con la matita rossa e blu, gli “errori politici-amministrativi” della replica del sindaco?

Innanzitutto, non è mio intento alimentare una querelle. Ma rilevo incongruenze e contraddizioni nella replica di De Filippo. Innanzitutto, ha articolato una tesi fondata tutta su una ordinanza che avrebbe firmato. Ebbene, non riesco a capire come si possa argomentare rifacendosi ad un’ordinanza che non esiste. Ho spulciato l’albo pretorio: non esiste ordinanza.

Primo rilievo formale. Ma voi contestate anche i modi…

Certamente. Oltre gli atti, tutto si può dire in questa vicenda (dal taglio dei pini e a tutte le procedure attuate precedenti e postume) che il tutto sia state eseguito in conformità di legge.

Ne fate anche una questione, non solo di sicurezza, ma di mancata tutela?

Facciamo chiarezza. Le due cose stanno insieme. Esistono procedure di messa in sicurezza e nessuna, tranne in casi singoli di estremo pericolo, contempla l’abbattimento. Dico di più: proprio la messa in sicurezza è finalizzata alla tutela dell’albero. Altro che abbattimento.

Secondo rilievo di tipo tecnico-procedurale. Ma si sono anche valutazioni politiche nella replica del sindaco…

E dico subito che la sua è stata una risposta molto debole. Non solo per l’argomentare su atti amministrativi inesistenti e procedure fuori norma, ma per l’assenza dell’azione di programmazione. Quella concreta e risolutiva. Invece di indugiare in repliche, si proceda subito al censimento o alla redazione dell’Albo degli alberi monumentali, di alto fusto” patrimonio del territorio. Condizione necessaria per un’azione di vera tutela, anche della sicurezza. E poi sotto il profilo politico, mi limito a dire che ci saremmo aspettati una risposta più corretta da parte del sindaco.

Adesso, torniamo alla denuncia di inadeguatezza amministrativa?

Si perchè, al di là delle battute, non c’è nessun intervento in atto. Mi auguro che l’azione di tutela sui pini secolari ora scatti immediatamente: sempre, in via Campolongo (più avanti di qualche metro) ci sono altri alberi di alto fusto che presentano le medesime problematiche di quelli abbattuti. Siano tutelati poichè sorgono, tra l’altro, in un’area molto controversa per le scelte del nuovo Puc. E adesso, sempre da un punto di vista pratico, mi aspetto che il sindaco denunci il danno ambientale arrecato al territorio

Redazione