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MADDALONI- (di E.B.) Il passato ritorna. Anzi, non è mai passato: il Villaggio dei Ragazzi (gestione Alineri) aveva chiesto il pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione. E adesso, quasi dopo due anni, la Prima sezione civile (il sei giugno prossimo) si pronuncerà sul ricorso avverso al respingimento della domanda di ammissione alla procedura di sovraindebitamento respinta dalla sezione fallimentare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (allora retta dal magistrato Gianpiero Scoppa). Ne parliamo con l’avvocato Franco D’Angelo che ha memoria e contezza di tutti gli eventi giuridici

Cosa cambia e cosa potrebbe cambiare?

Nell’imemdiato non cambia nulla. Nel senso che, in attesa del pronunciamento della Cassazione, va avanti la procedura di concordato preventivo. E per quest’ultima, in attesa dell’ammissione alla’udienza finale dei creditori, la fondazione deve produrre tutti le integrazioni chieste dal commissario giudiziale Roberto Tizzano. Quindi, è tutto in evoluzione.

Torniamo la pronunciamento della Cassazione…

Se la Suprema Corte dovesse accogliere i rilievi, mossi a suo tempo dall’ex commissario Giuseppe Alineri, allora cambia lo scenario.

In che senso?

Nel senso che la Fondazione Villaggio dei Ragazzi potrebbe, non essendo più considerata una impresa, essere ammessa ad una procedura, come quella di sovraindebitamento, che permetterebbe all’ex ente morale di liberarsi dei debiti accumulati (circa 32 milioni di euro di cui 12 con l’Inps) in maniera definitiva, programmata, soprattutto dilazionata nel tempo e concordata.

Tutto qui. Cambiano solo le modalità?

No, la cosa più significativa è che, con la procedura di sovraindebitamento il Villaggio non più impresa sarebbe sottratto al rischio fallimento. Cambia totalmente lo scenario. E si ritornerebbe in Tribunale a riscrivere una nuova storia. Ma ripeto, tutto dipende dalla Suprema Corte e dalle ragioni che saranno sollevata dal Tribunale. Al momento, si possono disegnare scenari possibili.

Mentre sul versante concordato preventivo quali sono le ultime novità?

La sfida è approdare all’udienza dei creditori che, a sua volta, è stata subordinata alla presentazione di ulteriori chiarimenti. Anche qui, la procedura è tutta sub iudice e in evoluzione. Tocca aspettare.

Redazione