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(di Nello Ferraro)
Roma e Napoli si presentano al match con stati d’animo opposti avendo in comune solo le tante assenze che fanno del prato dell’olimpico un ufficio pubblico di un freddo lunedì di gennaio. Partita subito in discesa per i campani che passano in vantaggio dopo soli 2′, quando Milik decide di imitare Maradona, contro gli stessi avversari e dopo circa 33 anni (26/10/1986), insaccando di sinistro dopo un sublime stop di tacco servito perfettamente dal numero 9 Verdi che, a sua volta, imita l’altro n° 9 Bruno Giordano di allora. Un Verdi finalmente protagonista che, però, al 31′ spreca una ghiotta occasione per chiudere in doppio vantaggio un primo tempo dominato contro una Roma lenta e lunga che ha la fortuna, nel recupero del primo tempo, di trovare il pareggio grazie ad un rigore trasformato dall’infallibile “Diego” (nomen omen) Perotti. Ripresa che inizia senza cambi e con una Roma più viva che, però, solo dopo 5′ passa nuovamente in svantaggio per un errore del suo portiere Olsen che permette a Mertens di insaccare a porta vuota su cross teso raso terra di Callejon. Rete n° 78 in serie A che permette al belga/napoletano Dries/Ciro di raggiungere Edinson Cavani.
Passano solo 4′ e Verdi chiude definitivamente la partita sfruttando una galoppata sulla sinistra di Fabian Ruiz che, dopo aver saltato il combattivo De Rossi, serve al centro l’ambidestro azzurro che insacca di sinistro. La Roma si rende pericolosa solo al 73′ quando Nzonzi centra in pieno la traversa di testa, dopo una respinta centrale di Meret su conclusione forte dalla distanza di Cristante. Solita girandola di cambi da entrambe le parti che, però, portano benefici solo agli azzurri che trovano la quarta rete con il tedesco Younes bravo e abile a sfruttare un rimpallo in area dopo che, in precedenza, non aveva servito il libero Koulibaly beccandosi le imprecazioni dei tifosi azzurri poi subito misericordiosi con lui, così come un prete nei confronti di un “egoista plurifedifrago ma tradizionale”.
Partita dominata facilmente dagli azzurri che si chiude con la “chicca” di Allan, in versione “Mondragone Beach”, steso a terra dietro la barriera azzurra per ovviare ad una eventuale battuta di Kolarov rasoterra. Geniale!
ROMA:Olsen 4.5; Santon 5, Manolas 5, Fazio 4.5, Kolarov 5; De Rossi 6(35’st Kluivert 5.5), N’Zonzi 5.5; Schick 4.5 (18’st Zaniolo 5), Cristante 5.5, Perotti 6 (35’st Under 5.5); Dzeko 4.5. A disposizione: Mirante, Fuzato, Jesus, Marcano, Karsdorp, Riccardi, Coric. Allenatore: Ranieri.

NAPOLI: Meret 6;  Hysaj 6 (23’st Malcuit 6), Maksimovic 7, Koulibaly 7.5, Mario Rui 6; Callejon 6.5, Allan 6.5, Ruiz 7.5, Verdi 7 (29’st Younes 6.6); Mertens 7 (13’st Ounas 6), Milik 7.5. A disposizione: D’Andrea, Karnezis, Luperto, Gaetano. Allenatore: Ancelotti.

ARBITRO: Calvarese di Teramo.

MARCATORI: 2’pt Milik (N), 49’pt su rig. Perotti (R), 5’st Mertens (N), 10’st Verdi (N), 34’st Younes (N).

NOTE: Ammoniti: Schick, Manolas, Dzeko, Kolarov (R); Maksimovic, Milik (N). Recupero: 4’pt – 2’st. Calci d’angolo: 7-4 per il Napoli.

bocchetti