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Prima conferenza stampa per il candidato alle primarie del centrosinistra Peppe Razzano.
 
Ho scelto come sede per la mia prima conferenza stampa dopo l’ufficializzazione della candidatura, gli uffici del mio amico Gaetano Esposito perché ho ritenuto opportuno partire dove il Partito Democratico aveva finito, ovvero con la candidatura a sindaco di Gaetano. Dopo la tornata elettorale, la sezione democratica di Maddaloni ha avuto delle difficoltà dovute alle dimissioni dell’allora segretario cittadino Salvatore Mataluna e dalla mancanza della politica perché poteva essere nominato un commissario interno che avrebbe portato il partito alle elezioni. Tutto ciò non è avvenuto perché si è ritenuto che il tesseramento presentava delle anomalie e perciò si è provveduto al commissariamento della sezione con la nomina dell’Europarlamentare Pina Picierno – inizia così la prima apparizione ufficiale di Razzano innanzi agli obiettivi della stampa ed ai microfoni dei giornalisti presenti – Il Commissario ha espresso sin dal primo giorno la volontà di procedere alle primarie inteso come strumento unico e democratico per l’individuazione del candidato a Sindaco della coalizione di centrosinistra; scelta rispettata e portata avanti con coerenza e caparbietà. Una scelta, formalmente, condivisa da tutti visto che nelle riunioni nessun dirigente della sezione non ha mai palesato eventuale contrarietà. Una scelta che ho condiviso sin dal primo istante perché consente per la prima volta al centrosinistra tale criterio che è quello più democratico che implica la partecipazione a tutti i cittadini di partecipare e scegliere attraverso il voto il candidato che più possa rappresentarli.
Mi auguro che il 22 gennaio, possa essere una festa per la democrazia e sono convinto che sarà così, perché in città c’è voglia di partecipazione. I cittadini vogliono essere artefici del proprio futuro e delle scelte che caratterizzeranno il prossimo quinquennio politico-amministrativo.
Una città che cerca di riprendersi la propria dignità dopo gli eventi giudiziari dello scorso marzo che hanno scosso la collettività con l’arresto di alcuni amministratori locali, fra cui il Sindaco, ed hanno messo fine all’ultima forza di governo. Non spetta a me commentare tali episodi perché l’azione della Magistratura è in corso d’opera e saranno gli inquirenti a far luce su quanto accaduto ma, io credo che in questa città ci sia bisogno di un punto e a capo, che tra l’altro è il mio slogan per questa campagna elettorale perché identifica al meglio il mio progetto amministrativo.
 
Ringrazio gli amici del Partito Democratico che hanno creduto nella mia candidatura, quella parte che io ritengo possa essere la parte sana, quella che ha portato avanti le vere battaglie del PD, in coerenza con gli ideali che contraddistinguono il centrosinistra; ringrazio inoltre i consiglieri regionali Luigi Bosco e Giovanni Zannini per gli attestati di stima ma soprattutto ringrazio la società civile che mi ha aiutato e mi sta aiutando a realizzare questo progetto che si pone l’obiettivo di essere condiviso.
 
Gli eventi giudiziari che stanno caratterizzando il mondo politico, in modo particolare Terra di Lavoro, spaventano. Io, forte delle mie idee e dei valori morali in cui credo, mi propongo in questo scenario e, come il mio competitor, Flavio Smarrelli, ci metto la faccia.
Tutte le forze politiche che si rivedono nello scacchiere di centrosinistra devono essere parte integrante di questo ragionamento, per cui, almeno da parte mia, c’è massima disponibilità al confronto, per il bene di questa città ai fini di arricchire il patrimonio di idee che stiamo partorendo solo ed esclusivamente con l’obiettivo del bene comune.”

 

bocchetti