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Risale solo a qualche giorno fa l’ennesimo rogo “doloso” di rifiuti illecitamente sversati in zone del territorio più decentrate. Sono sempre le periferie a vedersi mortificate nella propria dignità e ferite nell’amor proprio.
Anni di abbandono e di attività clandestina di smaltimenti rifiuti hanno creato una stratificazione delle discariche. E pure delle immondizie accumulate nelle cunette, sotto l’erba non tagliata delle siepi, lungo i cigli delle stradine di campagna e non solo. I rifiuti sono troppi e le risorse sempre troppo esigue. Appena 25 mila euro. E ovviamente non bastano. Gaetana Crisci (consigliere comunale del Gruppo Misto) fotografa la situazione difficile che persiste nelle zone di periferia.

Via PIoppolungo
Via Lamia

Ormai tra i rifiuti accumulati, le sterpaglie incolte e i roghi non c’è soluzione di continuità?

Purtroppo persiste, in molte zone, una vera e propria commistione tra i rovi cresciuti ai margini della strada e i rifiuti che potrebbero sviluppare un potenziale pericolo di combustione, determinando l’insorgere di roghi tossici. Una piaga questa dei rifiuti illecitamente sversati che danneggia il territorio e la salute dei cittadini, che viene da lontano e che necessiterebbe certo di una politica di sensibilità da parte delle Istituzioni su più fronti.

E’ un problema enorme e di vecchia data. Gli interventi messi in campo non possono essere risolutivi…

Irrisori i fondi stanziati nel bilancio di previsione per la bonifica dei luoghi interessati da discariche improvvisate e che certamente non basteranno. Penso al degrado di via Lamia, di via Sant’Antuono, Via Pioppolungo. Penso seppure in maniera ridotta a via Lima, ma l’intero territorio maddalonese è interessato da tale problematica. E ripeto i fondi destinati sono insufficienti per fronteggiare l’emergenza.

Vista l’emergenza, che fare?


Mi spiace ritornare sul tema ma è importante mettere al corrente i cittadini. Continuo a sostenere di fondamentale importanza l’istituzione del registro rifiuti. E la non ottemperanza, non può trovare giustificazione la carenza dell’ ufficio competente. Con una nota del 01.08.2018 l’assessore all’ ambiente chiedeva al responsabile P.O. Servizio igiene, ecologia, ambiente e cimitero di relazionare circa lo stato di attuazione del registro delle aree pubbliche e private interessate dall’abbandono e dai roghi dei rifiuti secondo quanto disposto da legge regionale n. 20 del 09.12.2013 e già oggetto di delibera di giunta comunale n. 75 del 18/03/2015. Ad oggi? Non pervenuti sviluppi.

Non è facile gestire quella che per anni è stata una vera emergenza ambientale…

Eppure il Registro Rifiuti dovrebbe essere una priorità perché si individuerebbero i siti sensibili e di conseguenza si potrebbero meglio pianificare gli interventi di bonifica . Si proceda nell’ immediatezza visto che dalla delibera di giunta che ha recepito la normativa regionale sono trascorsi ormai 4 anni.

Redazione