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MADDALONI- Maddaloni a luci soffuse secondo il sindaco Andrea De Filippo. Con il perpetuarsi di black out rionali e raccogliendo le sollecitazioni e e le segnalazioni dei cittadini,il sindaco fa il punto sul problema dell’illuminazione pubblica.

In interi quadranti di città la pubblica illuminazione periodicamente salta. Per quale motivo?

Veramente sarebbe più corretto dire per quali motivi. E ne sono tanti. Innanzitutto e purtroppo, vista la vetustà degli impianti, ogni qualvolta si registrano giornate di pioggia o comunque rovesci prolungati, si ripete il fenomeno del blocco dei contatori. Strutture senza manutenzione da almeno un quarto di secolo che vengono meno.

E questa è la condizione del distacco di un intero rione?

Purtroppo si. Tanto che puntualmente bisogna procedere al ripristono delle condizioni pre pioggia.

E le altre cause?

Sono implicite nella mia risposta. Gli impianti non solo sono obsoleti (se ragioniamo in termini di consumo, efficienza energetica, potenza di illuminazione e quindi di costi di gestione) ma sono senza manutenzione da almeno dieci anni. Che per strutture pubbliche sottoposte ad aggressioni ambientali notevoli è un periodo lunghissimo. L’altra concausa è dovuta all’azzeramento di tutti i servizi di manutenzione, almeno ordinaria per effetto del dissesto finanziario, condizione che ha aggiunto degrado aggiuntivo agli impianti vetusti.

Quindi come se ne esce?

Quello che ho detto fino ad ora non è una scusante ma la motivazione che ci ha spinto non solo ad avviare i processi di riattivazione dei servizi di manutenzione come quello della pubblica illuminazione ma anche a rovesciare integralmente la “filosofia di gestione” di questo servizio pubblico.

Cioè?

In sintesi, anche a Maddaloni va superata la logica della manutenzione. L’intero servizio sarà affidato in convenzione ad un’azienda che provvederà a tutto: dall’approvvigionamento energetico (e quindi al pagamento concorrenziale del costo dell’energia elettrica), alla gestione degli impianti, all’ammodernamento degli stessi e adeguamento dei punti luce secondo le più moderne tecnologie di risparmio energetico. Il tutto ovviamente, secondo logiche gestionali (diffuse su tutto il territorio nazionale), che saranno pluriennali.

Dai black out alla rivoluzione della pubblica illuminazione. Il passo sarà breve?

Non c’è altra via d’uscita. Sia ben chiaro che questo è un processo che richiede tempi adeguati. Ma sia ben chiaro pure che indietro non si torna perchè se ci voltiamo indietro scorgiamo amministrazioni, sindaci e intere consiliature nella cui agenda non era riservato nemmeno un rigo all’ammodernamento di questo servizio essenziale e di tutti quelli pubblici in generale. E questo è un fatto incontestabile.

Redazione