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MADDALONI-La crisi occupazionale dell’Interporto Sud Europa, non solo relativamente all’indotto edilizio, è risuonata nell’aula di Montecitorio. A lanciare un appello al ministro del lavoro Luigi Di Maio, è stato l’on. Antonio Del Monaco (M5S).

Crede che un tavolo al Mise (Ministero per lo sviluppo economico) possa segnare una svolta in questa crisi?

Non credo, reputo invece necessaria una svolta. E solo il Mise può mettere sotto la lente di ingrandimento una crisi che è occupazionale, ma anche finanziaria con chiari risvolti giudiziari, ma pure di sistema.

Di sistema?

Si perchè il blocco di tutte le attività finanziarie si ripercuote su tutti: sulle aziende che (in assenza di garanzie) non fanno decollare i cantieri e non avviano il pano di riassorbimento delle maestranze, sui lavoratori delle logistica (da tre mesi senza stipendio) e sul territorio che paga una crisi sempre più complessa e senza via immediata di uscita.

Ha parlato anche di allarme sociale…

Si ed è un allarme fondato. Primo allarme: alcuni ammortizzatori sociali sono venuti a scadenza e altri sono prossimi. Basta solo questo per avviare una mobilitazione. Secondo allarme: la tensione tra edili disoccupati e forze dell’ordine, è giorno dopo giorno, sempre più acuta. E questo è inaccettabile. Terzo allarme: si è arrivati a forzare il blocco dei dimostranti per far ripartire i cantieri presidiati. Si intervenga subito e prima che sia troppo tardi.

Redazione