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MADDALONI- Sembra una corsa ad ostacoli. Il Consiglio di Stato, accogliendo le richieste di Autostrade per l’Italia, sceglie strada che porterà alla sentenza definitiva:  non si è pronunciato sul ricorso presentato in solido con  «Consorzio stabile Arem» e avverso all’annullamento dell’affidamento dei lavori (deciso dal Tar) per la costruzione del casello sull’A30. Dal prossimo 4 luglio, si deciderà sia sulla richiesta di domanda cautelare che nel merito sulla controversia. Dribblato un ostacolo, resta in piedi quello forse più ostico: ancora non decolla l’attività di scavo e di movimento terra sotto la supervisione di archeologi nell’area dove sorgerà lo svincolo dove sono state trovate tracce di vestigia romane e impronte di carri. Su questo caso abbiamo raccolto le impressioni e la perplessità del sindaco Andrea De Filippo.

Ormai sono passati quattro mesi, come mai non si riesce a far decollare gli interventi coordinati?

Sono stati fatti solleciti e incontri. ma non si riesce a scongiurare il rallentamento della costruzione di un’opera strategica come è un casello autostradale. Stiamo parlando di un’opera di rilevanza nazionale. E’ paradossale che un intervento di tale portata (fatto con fondi pubblici) è a rischio grazie alla burocrazia di apparati pubblici.

Quindi che fare?

Chiederò personalmente al Prefetto di intervenire a tutela della realizzazione della infrastruttura (attesa dal 2005) e a difesa di un investimento pubblico-privato da  quasi 18 milioni di euro.

Redazione