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MADDALONI- “Fascio-leghismo in salsa maddalonese? No. grazie”. Duro attacco del Pd alla maggioranza che si rifà alla “peggiore destra reazionaria”. E dura e puntale risposta di Mario Barbato. Il geometra con i baffi, sostenitore della prima ora del movimento transpartito di Maddaloni nel Cuore, non ci sta.

E’ turbato?

Francamente, mi aspetto una presa di posizione del sindaco De Filippo. In politica certe affermazioni non sono neutre. Non possono scivolare addosso come se nulla fosse accaduto. Personalmente, dico subito che prendo le distanze da certe accuse gratuite e non mi identifico affatto in “Noi con Salvini”. La mia storia personale è nota e certamente non affonda le radici e nè si alimenta nel medesimo humus legista. Vedere il simbolo di “Maddaloni nel Cuore” affiancato a quello della Lega è inconcepibile.

Perchè?

Per tre ordini di motivi inappuntabili. Primo: Maddaloni nel Cuore è un movimento transpartito, che nasce come risposta alla crisi del partitismo come lo abbiamo conosciuto, ed è per sua genesi soggetto plurale, aperto alla società civile, inclusivo e che ospita sensibilità ed orientamenti anche molto diversi tra loro ma che hanno come minimo denominatore comune il bene e il riscatto del territorio. Quindi è diametralmente opposto al salvinismo. Secondo: la maggioranza attuale (altrettanto plurale) nasce sulle medesime fondamenta per la rinascita della comunità. E pertanto, è offensivo cancellare o ignorare questa ricchezza. Terzo: rispedisco al mittente le accuse, visto l’approccio polemico e strumentale del Pd con cui cerca di condurre la campagna per le europee nell’affannosa ricerca di visibilità. E’ vero l’esatto contrario: in quanto soggetto plurale siamo lontani dai giochi di potere. E noi si, che non padrini e padroni. Lo stesso non si può dire di un partito dove vige una ferrea nomenklatura e una spietata lotta tra colonnelli. Basta con il proiettare sugli altri i propri fantasmi interiori.

Redazione