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MADDALONI- Il sindaco Andrea De Filippo ha acceso la miccia di un atto che porterà alla città: l’abbattimento, la ricostruzione e l’ampliamento del “Ponte Vapore”. Stamattina, ha firmato la richiesta iniziale che dà fuoco alle polveri: innesca la progettazione (in fase avanzata), l’appalto delle opere e pure le autorizzazione dell’intervento.,

Il sindaco Andrea De Filippo

Allora sindaco c’è l’ufficialità. Sono partite le procedure per la sostituzione del Ponte?

Se l’atto iniziale lo facciamo coincidere con l’avvio di tutte le procedure autorizzative, di concertazione tra enti per poi pianificare l’intervento e approdare alla cantierizzazione, allora possiamo dire che le procedure sono partite.

Cosa ha firmato oggi?

La richiesta di Nulla Osta alla Sovrintendenza per dare seguito alle attività di progettazione in corso e alle procedure di affidamento dei lavori così come è stato stabilito dall’intesa con Rfi.

Affidamento dei lavori significa che i cantieri sono vicini. Magari entro l’anno?

Queste sono competenze esclusive di Rfi su cui non posso rispondere. Ma i tempi presumo che non saranno lunghi.

Che c’entra la Soprintendenza?

Perchè, trattasi di un’opera più vecchia di 70 anni (per la precisione costruita durante l’ultimo conflitto mondiale dalla truppe Alleate) su cui la Soprintendenza è tenuta a valutare l’esistenza di una valenza storica o di pregio architettonico. Quest’ultimo, a nostro avviso e non solo, non c’è. Siamo fiduciosi di approdare presto alla conferenza dei servizi.

Secondo Rfi e l’ing. Giulio Del Vasto questo iter è propedeutico all’inizio dei lavori. I tempi dunque sono stretti?

Me lo auguro e lo auspico.I cantieri potrebbero aprire anche entro il 2019.

Siamo ad una svolta?

Calendario alla mano si: fatto in 10 mesi quello che non è stato fatto in 10 anni. E non è poco e questo è un fatto inoppugnabile.



Redazione