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MADDALONI- Era necessaria una variante in corso d’opera. E variante in corso d’opera è stata. Il quadro fessurativo, generato dal collasso dei tetti e del terzo e in parte del secondo piano, non ha risparmiato la parte anteriore dell’ex Caserma Annunziata. Sono cominciati i primi interventi per preparare un consolidamento statico più ampio di quello programmato in un primo momento. I lavoro sono ripartiti.

Sulle ultima novità ci riferisce l’on Antonio Del Monaco (M5S).

Eravamo rimasti all’attesa dell’autorizzazione del Genio Civile. E ora?

Subito dopo l’approvazione dei calcoli da parte del Genio Civile, parte il potenziamento della messa in sicurezza della facciata. I lavori erano solamente sospesi in attesa dell’adeguamento. L’urgenza di garantire la salvaguardia del monumento non è venuta meno. Ora, dopo la riapertura dei cantieri, faremo la verifica sullo stato di avanzamento dei lavori. Il contatto ufficiale con l’Agenzia del Demanio continua ad essere intenso.

Completati i lavori resta sempre il problema di cosa fare di quella struttura…

Su questo tema c’è stato anche un confronto con la Soprintendenza che ha valutato l’intervento in corso e approvato la variante che, quantunque concepita per il consolidamento statico, permetterà una migliore azione di tutela del monumento compromesso.

Ma alla fine di questo lungo iter cosa c’è? La vendita all’asta?

Su questo argomento, amministrativamente incardinato, non c’è nessuna certezza. Posso solo dire che un attimo prima della vendita all’incanto (che noi avversiamo e che credo non avverrà) ci sarà l’intervento decisivo e l’ultima parola dell’ente locale, degli enti territoriali e della Soprintendenza. Ma in una logica di consequenzialità degli interventi vine prima l’urgenza, prima il consolidamento statico e la tutela. Un minuto dopo si apriranno scenari che non possono non vedere il territorio protagonista.



Redazione