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MADDALONI- Dalle luci sempre accese ai cancelli sempre aperti. E’ una fissazione? No, perchè il decoro delle istituzioni, la credibilità dell’ente pubblico e il rispetto di chi negli uffici lavora e presta un servizio irrinunciabile non sono un optional. Ma un dovere civico. Pertanto, dopo le luci accese (di notte negli uffici) arrivano i cancelli sempre aperti (giorno e notte). Cosa volete che sia un cancello lasciato aperto in comune? E’ una notiziola (come direbbero chi vive nell’empireo della politica locale) una cosa da niente (come aggiungono i benaltristi in servizio permanente effettivo). E no, perchè stiamo parlando del cancello dell’Ufficio tecnico comunale, area sensibile zeppa di documenti importanti. Cancello che immette in uno spazio adibito a rimessaggio per le auto non solo della Polizia Municipale. Chiunque può entrare, visitare, magari danneggiare. E se la serratura è rotta basterebbe una catena con lucchetto. Un rimedio, che con una modica cifra, permetterebbe di garantire la sicurezza e il decorso in un solo colpo. Troppo complicato? Nel padiglione Farina, casa dell’Ufficio tecnico, sembra un paradosso. Eppure è così: da anni, cioè da quando è saltata l’originaria serratura, il cancello resta aperto. E sembrerebbe pure troppo complicato ricorrere ricorrere ai lucchetti. Non immaginiamo la complicazione di fare dei duplicati di chiavi. E’ l’ennesima notiziole delle piccole fughe dalle responsabilità che minano la credibilità del comune. Prima del dissesto finanziario c’è sempre il dissesto culturale e operativo dei protagonisti di un’azienda. Ci perdonerà chi si fa carico di ben latre emergenze. Sono cose da niente. Ma come dicevano le nostre nonne: “ciente niente accerettono o’ ciuccio“. E il ciuccio (alias comune di Maddaloni) è come “O’ciuccio ‘e Fechella!” guarita la “rogna spunta la zella”. Secondo noi il problema è che al comune di Maddaloni più che un esercizio di responsabilità si è sempre e solo “Attaccato o’ ciuccio addò vo o’ padrone…” dimenticando di difendere la dignità e il decoro delle istituzioni.



Redazione