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MADDALONI- L’emergenza rimossa e i finti smemorati. C’è vita su Marte: sembra che una navicella spaziale, zeppa di alieni, in questi giorni sia atterrata a Maddaloni. Il modulo di atterraggio si chiama “Smemoranda”: chi è stato sul pianeta rosso ha perso la memoria. E’ necessario spiegare come mai, al di là delle contingenze e del caso della sospensione del conferimento dell’umido (quasi certamente imputabili ad errori gestionali e mancanza di strategie alternative) il territorio da 15 anni vive una perenne emergenza rifiuti perfettamente in linea con quello che succede nel resto della Campania. Gli eventi sono molti e cercheremo di essere schematici. Omettendo le guerre e le revoche degli appalti degli anni ’90. il grande botto (in negativo) c’è stato con il fallimento della mitica “Unione dei Comuni Calatia”. Che è successo? Un crack gestionale incredibile: un buco di dieci milioni di euro di debiti, le perdita dell’intero autoparco, un contenzioso gigantesco con la Jacorossi e ben 100 operatori ecologici (leggasi 100) sul groppone con l’aggiunta di una scia di pendenze aperte. Un colpo mortale dopo appena due anni dalla grande crisi dei rifiuti (2009-2010) che è valsa la rimozione del sindaco. E’ finita qui? Nemmeno per sogno. Sempre grazie alla monnezza, Maddaloni ha guadagnato le prime pagine nazionali di Tg e giornali: per eccesso di proroghe, un sindaco è stato arrestato e un’intera consiliatura è stata spazzata via. E due. E’ finita qui? Assolutamente no. E’ stato costruito (dalla gestione commissariale un capitolato d’appalto) che punta tutto sul taglio dei costi collegato all’accesso di personale. In tutto questo, non c’è traccia di investimenti strutturali, di campagne per la sensibilizzazione alla raccolta differenziata, di isole ecologiche. E’ finita qui? Ma proprio no. Il territorio, nel frattempo, è colato a picco: dai report regionali, ha guadagnato un posto in prima fila tra i 25 comuni della Campania, con la più bassa percentuale di rifiuti differenziati. E’ solo una brutta storia di pattume e di politica non all’altezza? Ma no, c’è dell’altro. In questa disorganizzazione c’è chi ci sguazza. Dati ufficiali: il 48 per cento degli iscritti al ruolo non paga la Tari; Maddaloni è il primo territorio della Provincia (in relazione agli abitanti) per abbandono/conferimento di rifiuti ingombranti, di elettrodomestici dismessi cioè una piattaforma per le attività clandestine. Poi c’è il capitolo delle discariche storiche da rimuovere. E quello doloroso dei conferimenti abusivi dei rifiuti (fuori orario, non nei giorni prestabiliti e abbandonati nelle periferie e non solo) che getta ombre sinistre sui maddalonesi e i loro comportamenti e l’attività di opifici abusivi. In questo quadro sconfortante, si trova il tempo e la voglia di azzuffarsi sul problema dell’umido. La solita arma di distrazione di massa: al netto degli errori (che ci sono), nessun segnale per dare risposte trasversali ad una emergenza che si trascina da dieci anni. In compenso, c’è vita su Marte.

P.S. Dalla Nasa segnalano che è in avvicinamento un’altra navicella spaziale, forse proveniente da Plutone. Gli alieni vorranno sapere perchè dal 1970 il territorio non ha infrastrutture per superare i passaggi a livello. Questa volta, a scopo preventivo e per scongiurare i lamentevoli comunicati stampa contrari ai progetti risolutivi redatti con Rfi, gli smemorati saranno curati con lo SmemorLex: un farmaco contro la perdita di memoria composto con l’estratto di sentenze di condanna (Tribunale di Roma, Tar, Consiglio di Stato), dalla lista dei danni pagati e da quelli procurati al territorio.

Redazione