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MADDALONI- Le polemiche esasperate (tra scenari, accuse, illazioni, dietrologie, proposte e frecciate gratuite a sfondo personale) stanno sfuggendo di mano. Si sta perdendo di vista l’esatta dimensione del fenomeno. Tanto che il sindaco Andrea De Filippo ha deciso di “mettere ordine nella canea delle polemiche“.

Andrea De Filippo

Sindaco, siamo sinceri, quali sono gli errori commessi dal comune e quali le responsabilità delle piattaforme di conferimento?

Facciamo chiarezza. In questa vicenda il Comune è parte lesa. E non lo dico per partito preso ma per oggettiva evoluzione dei fatti. Tutta quanto sta accadendo (mi riferisco al blocco dello sversamento della frazione umida) non è imputabile, in nessun caso, al comune di Maddaloni. E faccio anche un’anticipazione: purtroppo, nei prossimi 10/15 giorni gli stessi problemi riguarderanno la maggior parte dei comuni della Campania.

Intanto, siamo stati tra i primi…

Siamo tra i primi perchè abbiamo appena fatto l’affidamento del servizio, mediante gara, esattamente il primo giugno. E proprio per questo, chi dice che siamo in ritardo nei pagamenti, o che non abbiamo pagato, dice manifestamente il falso. Lo dimostro con documenti. Sappiano i maddalonesi che abbiamo stipulato regolare contratto, per lo sversamento dell’umido, che prevede pagamenti mensili a 30 giorni. La prima fattura doveva essere datata, guarda caso, il 30 giugno e pagamento effettuato entro i 30 giorni successivi. Tanto premesso, non potevamo giocoforza e nemmeno volendolo non essere in regola con i pagamenti per il semplice fatto che ancora non c’è alcuna fattura da pagare.

Sindaco ma comunque non c’è purtroppo un sito alternativo per scaricare…

Devo aggiungere che il 21 giugno, Fir e Gesia hanno interrotto i nostri conferimenti. Ovviamente senza nessuna giustificazione plausibile; disdicendo unilateralmente un rapporto contrattuale e adducendo la motivazione della riduzione degli spazi. Quest’ultima motivazione, cioè la riduzione degli spazi ritornerà spesso nei prossimi giorni perchè gli impianti campani, utilizzano quelli di tritovagliatura del Veneto. E al momento il consueto circuito è bloccato: pertanto, gli spazi residui si stanno riducendo e le piattaforme, tutte gestite da privati, fanno cartello e una corsa al rialzo.

E quindi come se ne esce?

La prossima settimana il sindaco Mirra, presidente dell’Ato, terrà una riunione dei sindaci per monitorare l’incipiente rischio crisi. Ci sarà un’azione sovracomunale che punterà a disinnescare tutte le previsioni più nere.

Mentre Maddaloni?

Continueranno le azioni di ricerca, già avviate la scorsa settimana, di un sito come già ampiamente preannunciato. Colgo l’occasione per dire: se qualcuno (soprattutto tra gli implacabili censori che tutto sanno e tutto vedono) sapesse già da ora dove andare a sversare ce lo facesse sapere. Ci regoleremo di conseguenza. Non lasceremo nulla di intento. E certamentee, non siamo intenzionati a permanere in questa situazione. Batteremo tutte le strade. Siamo schietti e siamo seri: al comune si potrebbero imputare solo due mancanze. Primo: l’omessa gara di affidamento dei servizi che abbiamo fatto mediante la Suap. Secondo: l’omesso pagamento che non c’è stato e non poteva esserci. Pertanto, trovare pretesti, pur di attaccare, in un contesto di incipiente crisi, nella migliore delle ipotesi è pretestuoso. In realtà, è puramente strumentale.

Redazione